PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 11/04/2011
Rovistando in soffitta
ho trovato la vecchia scatola di radica
dimenticata nel tempo:
dentro c'era la lunga penna bianca
e ricordai.
Quella notte, svegliato da un forte rumore,
ero uscito in giardino.
Un angelo era caduto dal cielo
di quelli con le ali lunghe, candide, bianchissime.
Ma...
non ve ne eravate accorti?
Ogni notte cadevano angeli dal cielo (ora non più).
Raccoglievo le penne
che diventavano subito grigie
solo una è rimasta sempre bianca,
e, ogni volta che la osservo,
splende sempre più.
Ve lo siete chiesto
il perchè?
In fin dei conti
le ali non ci appartengono
no
siamo fatti di terra dura e pesante.
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Meritevole immaginazione e immagini di forte lindore, grazie alla funzione magica della parola del bravo Zacchete.

il 11/04/2011 alle 10:19

Grazie del gradito passaggio
Fabio

il 11/04/2011 alle 10:30

La penna di quell'angelo è la tua secondo me Fabio,
quando vuoi volare prendi la penna candida e vai.

bellissimi versi incantati.
Buon inizio settimana.
Marygiò

il 11/04/2011 alle 11:08

Molto bella l'immagine della piuma bianca,unica che rimane splendente nel tempo, mentre le altre diventavano sempre grigie e questo è molto significativo perchè è come un segno di una cosa bella, particolare e unica.
E' molto bella la tua poesia e mi è piaciuta tanto...bravo Fabio.
Un abbraccio e buon inizio settimana,
helan

il 11/04/2011 alle 11:48

credo che fai riferimento ad un ricordo di fanciullezza e gli angeli che cadevano dal cielo uno a uno, ogni notte, penso siano le illusioni che si schiantavano via via che crescevi e la grigia realtà prendeva il posto della fantasia.
l'ultima penna penna, rimasta bianca e splendente è l'ultima speranza, quella di un oltre, che nel tempo non ti ha abbandonato. La fede che si rafforza e che è l'unico baluardo contro la "dura e pesante terra" di cui siamo fatti.me lo chiedo il perchè...e la risposta che mi dò è che man mano che il cammino terreno già percorso aumenta e ci avviciniamo al traguardo finale, aumenta il bisogno di credere che la vita non finisce, non si risolve nella breve parabola terrena, che vivremo ancora e per sempre...stavolta con le ali. Lo spero tanto anch'io.
molto, molto bella e molto piaciuta.
ti abbraccio
eos

il 11/04/2011 alle 12:10

Come vedi ci volo con la fantasia. Comunque la fantasia ha sempre qualche radice reale, vero?
Grazie del tuo sempre gradito passaggio.
Abbraccio
Fabio

il 11/04/2011 alle 13:00

Si, pur essendo una fantasia, ci sono dei significati anche di libera interpretazione.
Contento ti sia piaciuta
Abbraccio
Fabio

il 11/04/2011 alle 13:04

Ho scritto questa fantasia così. Sai io la sento da dentro e non so con che meccanismi e da dove nascono queste idee. Sicuramente da realtà vissute nel presente e nel passato. La tua interpretazione è fantastica, mi piace e mi sa che hai ragione e l'hai azzeccata proprio.
Complimenti sei eccezionale in questo campo. Sei davvero la "commentatrice ufficiale" perchè ne sai più tu degli autori...:)))
Abbraccio
Fabio

il 11/04/2011 alle 13:14

confusa e inorgoglita ringrazio.
penso che le migliori poesie nascano così, si scrivono da sole...
riabbraccio
eos

il 11/04/2011 alle 13:34

da bambini si dormiva con l'angelo custode al nostro fianco..angeli ce n'erano tanti..io ho ancora vicino l'angelo custode,nonostante sia cresciuta ed è la speranza di una vita lunga e semplice.
molto bella
un caro saluto
ninetta.

il 11/04/2011 alle 15:03

Si, proprio così. Mi hai fatto venire in mente che da piccolissimo, mia sorella, che era più grande e spesso mi punzecchiava, diceva che lei lo vedeva. Io le rispondevo che io no. E lei ma come io vedo anche il tuo, proprio accanto a te. E io mi voltavo di qua e di là... Dove? dove? E lei: ma si alla tua destra. e io mi voltavo a destra... no, ora a sinistra e mi voltavo a sinistra... e mi faceva rabbia perchè non riuscivo a vederlo e lei invece si.
Ma questa era una storiella di presa in giro chè ero piccolissimo....
Grazie del tuo gradito passaggio
Con affetto
Fabio

il 11/04/2011 alle 16:39

Sarà la penna del tuo angelo custode che è sempre rimasto vicino a te e non ti abbandonerà mai. Tenera come le fantasie e i sogni dei bambini,questa poesia.Abbraccio.

il 12/04/2011 alle 08:43

Contento che sia stata di tuo gradimento. Fantasie e sogni non mi stanno accompagnando da sempre.
Abbraccio
Fabio

il 12/04/2011 alle 09:59

la poesia è l'espressione d'animo visto
con gli occhi
della creatività e rivedere
in quel vecchio baule di radica,
le ali bianche e lunghe,
forse rappresentano gli ideali
di quando si era bambini
e si vedevano con gli occhi
della fantasia angeli caduti dal cielo.
Ora, credo che con una visione
realistica le ali non ci appartengono più.
Gradita Fabio.
Ciao!
Dora

il 14/04/2011 alle 07:07

Grazie del prezioso commento. I commenti son sempre graditi perchè apportano sempre espressioni e modi di pensiero nuovi.
E' stata una fantasia questa, ma come sempre tutte le fantasie affondano le loro radici in parte di qualcosa di pensieri o esperienze reali.
Con affetto
Fabio

il 14/04/2011 alle 11:40

Volare con la fantasia,
è l'unica cosa bella che ci sia,
credimi, poichè io lo faccio molto spesso
insieme alla poesia.
Dolce notte.
Marygiò

il 03/05/2011 alle 00:27

bellissimo racconto a mò di giallo, già il titolo m'ha impressionato. cadevano angeli e non ce ne siamo accorti? pura delizia. se fossi in te scriverei piccole storie come questa, concentrati di sana follia, ma naturalmente io non sono te, stavo per perderla per fortuna ho gettato uno sguardo, rich.

il 05/05/2011 alle 10:20

Mi aggrego ai commenti di coloro che leggendoti riconoscono in te quella qualità ,più unica che rara, racchiusa unicamente nei cuori dei poeti.....quale tu sei.

il 27/01/2020 alle 18:58

Renato Rascel cantava... Con un po' di fantasia... quante cose si può fare...

il 28/01/2020 alle 01:11