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Pubblicata il 06/04/2011
Libero di " Volare "

Come gabbiano in libero volo
lambendo spumeggianti onde
che nell’estensione di lor corsa
si distendevan sulla sabbia
ho solcato l’oceano della vita
e nel saltellar tra scogli di pietra
spesso mi soffermavo a guardare
chi raccolto in quei fantastici sogni
fonte dell’’innocenza ancor pura
artisticamente sapeva costruire
fiabeschi castelli di fine sabbia
con i suoi difensivi fossati.

Nel maturo del tempo
come aquila in solitaria meta
volando sotto l’immenso cielo
con ali spiegate nel tempo
mi son alzato a cime incontaminate
dove tra il vento che spazzava ogni cresta
e le sorgenti che scaturivan pure
alzavo lo sguardo verso quel raggio di sole
che scardinava l’oscurità delle tenebre
trovando nella sua luce
quell’altra metà del mio cielo
ed imparando a volare appaiati
abbian condiviso il cammino della vita.

Ed or nella mia chioma argentata
che nel raggio di vecchiaia m’accompagna
sotto l’ultimo tepore del sole
vado a rosicchiare quel pane
che sempre più si fa duro
e nel volare verso la rada
riscopro antiche visuali
che s’ammiran sempre nel lor migliore
quando ormai quel suo definito lontano
avvicinandosi ti porta ad intravvedere
il filo colorato del traguardo
e tra gli ultimi stanchi saltelli
sulle luci del trascorrere del tempo
che col suo impassibile orologio
scandisce ogni attimo della vita
avvolto dal tuo sorridente sguardo
ogni sera mi corico in serenità.

Nilodan Gi. Pi.
29/032011
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una vita ...prima come un gabbiano,avventuroso e curioso, poi..come aquila che con forza coglie ogni momento, supera dificcoltà ,ma ,con la sua compagna.
ora voli basso, riscopri antiche visuali ..fondamentalmente hai raggiunto la serenità.
saluti, ninetta.

il 06/04/2011 alle 16:38