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Pubblicata il 25/03/2011
Ammutoliscono i ciliegi,
hanami di petali rosa-plutonio
avvelenano un'aria che muta,
la paura cristallizza le lacrime,
orrore per la natura matrigna.
Rabbrividisce la primavera,
vinta dal freddo calore
di noccioli duri,
curati come bimbi malati
da angeli buoni,
che vestono il bianco del lutto.
Fronde di buio
sigillano la notte.
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Parole che toccano nel profondo, dopo aver a lungo pensato a quell'hanami che suona sepolcro di petali per un sole che più non si leva...
Bussili
Ax

il 25/03/2011 alle 09:50

versi molto duri ..ma veri.tragedia infinita.molto brava.ninetta.

il 25/03/2011 alle 11:08

bella, della bellezza drammatica che non si dimentica, rich.

il 25/03/2011 alle 11:21

Dura, spigolosa, così deve essere...

il 25/03/2011 alle 12:26

e speriamo che il sole si possa levare ancora.....
busserl
lilli

il 25/03/2011 alle 19:49

quella del giappone è una tragedia infinita
ciao
lilli

il 25/03/2011 alle 19:49

anche quello che è accaduto in giappone, metafora della nostra fragilità ed arroganza, mom si potrà dimenticare mai
ciao
lilli

il 25/03/2011 alle 19:51

come l'esistenza,dura, spigolosa...
lilli

il 25/03/2011 alle 19:52

I tuoi versi duri ci ricordano la tragedia che ha colpito il Giappone. Catastrofe che ha fatto rabbrividire il mondo intero e che ci ha fatto riflettere come siamo piccoli difronte ai capricci che scatena la natura.

il 26/04/2013 alle 17:41