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Pubblicata il 25/02/2011
Mi destreggio con grazia
mai conquistata
su quella corda malferma
confine
che voi conoscete
…non io.
Cavalco il tempo
nella terra di nessuno
sul dorso nudo
d’uno scapestrato destriero.
Cerco un’ancora all’ipocondria
in un dissestato spuntone di roccia.
M’adescano sabbie mobili
in inconsulto fobico slancio.

Non chiedetemi
se ad occhi aperti
afferro un paradiso
o se l’essere mi è di peso.
Senza condizioni
scelgo l’ignoto
e forse non torno dal fronte.
E’ lei la nemica…
è la linea
che mi uccide.
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conosco il significato del titolo che esprime tutta la sofferenza di una patologia che opprime ,con l'alternarsi di manifestazioni d'impeto e d'estrema tristezza.parole e versi carichi d'emozione, senza condizioni scelgo l'ignoto..molto bella, complimenti.ninetta.

il 26/02/2011 alle 15:31

da me soltanto dolci parole sussurrate
ridette fino a quando le avrai desiderate
affetto
ninomario

il 27/02/2011 alle 12:14

grazie, un saluto a te

il 12/05/2011 alle 15:07

grazie, ninetta

il 12/05/2011 alle 15:07

che gentile....grazie

il 12/05/2011 alle 15:08

ciao, ninetta
ti dico grazie

il 25/07/2011 alle 19:04

scusa per il tempo...impiegato

bellissimo il tuo commento
Rita

il 25/07/2011 alle 19:04