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Pubblicata il 22/02/2011
piazeta,
me bela piazeta,
a ghe pasa una legoreta,
il ciu grande la vista,
il segondo la pià,
il terso la spelà,
il quarto la cucinà...
e il ciù picin a la mangià.


piazzetta,
mia bella piazzetta,
passa una lepre,
il più grande la vista,
il secondo la presa,
il terzo la spellata,
il quarto la cucinata...
e il più piccolino se lè mangiata.

questa è una filastrocca per i bambini nel mio dialetto.
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Cara stellav.....anch'io (in un dialetto diverso) mi divertivo da piccola a recitare questa breve filastrocca..... nel palmo aperto di una amichetta ,cominciavo a solleticarla piano piano e poi salivo sul braccio fino poi a riscendere nel punto della vita dove sempre solleticandola la facevo contorcere dalle risate.
GRAZIE DEL SIMPATICO RICORDO CHE MI HAI REGALATO......GABRIELA.

il 22/02/2011 alle 17:26

Pure a me hai donato un ricordo,
fatto con le dita della mano,
che arriva al dito mignolino
che e' il piu' piccino e mangia tutta la pappa.
Mi sembra di tornare all'asilo.
GRAZIE PER AVERMI PORTATO INDIETRO NEGLI ANNI.
Brava stellav

il 22/02/2011 alle 17:55

da noi la piazzetta è il palmo, e poi si parte con le ditina del bimbo fino ad arrivare al mignolo che si è mangiato tutta la lepre preparata da gli altri.
sono felice che ti sia piaciuta e di aver affiorato bei ricordi.
bacioni SV

il 22/02/2011 alle 18:28

si parte dal palmo che è la piazzetta e si arriva al mignolo che si è pappato tutto senza far nulla...lo faccio hai miei bimbi e si divertono molto,detta in dialetto ovviamente.
sono contenta di averti fatto ricordare dei bei momenti.
bacioni SV

il 22/02/2011 alle 18:30

nel mio dialetto c'è una filastrocca simile che veniva recitata per insegnare ai bambini le dita della mano divertendosi. Me l'hai ricordata...
bacioni
eos

il 22/02/2011 alle 19:00

anch'io ne recitavo una simile. un bacio , ninetta.

il 22/02/2011 alle 19:03

i dialetti cambiano ma le filastroche sono uguali.
bacioni SV

il 22/02/2011 alle 20:17

me la cantava la mia nonna adottiva..quanto mi divertivo,m'incantavo.
bacioni SV

il 22/02/2011 alle 20:18

I dialetti infondono emozioni e ricordi difficilissimi da descrivere..
Voce

il 23/02/2011 alle 08:28

grazie voce,penso che i dialetti comprendono le tradizioni,
per me molto importanti.
bacioni SV

il 23/02/2011 alle 09:02

Nel mio dialetto qualcosa di simile tradotto viene così:

NON C’E’ PIU’ PANE ( il pollice)
nel cassettino ( l’indice)
vallo a comperare ( il medio)
compra un panino (l’anulare)
lo mangio io che sono il piu’ piccino ( il mignolino)

Ciaooooo
Fabio

il 23/02/2011 alle 19:31