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Pubblicata il 24/01/2011
Un'ala di ricordo che s'estende
mi ha riportato in volo al mio paese
che sotto l'Appennino si distende,
modesto, mite, senza mai pretese.

Grande malinconia però mi prende
nel veder le speranze disattese,
l'immagine di adesso non mi rende
le emozioni che furono comprese

nel cuore di un ragazzo ch'ero allora
in tempi di pretese assai minori,
quando soltanto tanto ti rincuora

una fiera paesana sulla piazza.
Tutto è cambiato, ed io ne sono fuori...
e ormai capisco d'esser d'altra razza.
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molto bella , a me invece, è capitato l'opposto. se vuoi leggi: "il mio paese sono tornata". un caro saluto, ninetta.

il 24/01/2011 alle 21:20

per quanto si diventi di un'altra razza, questi paesi restano....magici , ancorati ad un tempo passato...non ho un paese a cui tornare ma mi godo, immagino e amo quelli che sfioro anche se non miei.

il 24/01/2011 alle 22:14

E' la gente che cambia,che non ti riconosce e ti senti estraneo ma non di un'altra razza,quando ritorno al mio paese mi sento sempre a casa,Ciao.

il 25/01/2011 alle 08:26

L'ultima volta che sono andata al mio paese
una lacrima per saluto mi è scesa,
ogni volta succede la stessa cosa
perchè il mio cuore è rimasto lì
il quella flora favolosa.

grazie per avermelo ricordato
in questa tua bella poesia toscanus.
buona giornata.
Marygiò

il 28/01/2011 alle 08:25