Io ti sogno, città meravigliosa
scomparsa in fondo al mare da millenni,
e il mio pensiero corre senza posa
alla tua terra, da cui forse venni.
Ti ricordo qual isola di sogno
nella quale s'acquieta ogni dolore,
e nella fantasia per sempre agogno
di ritornare a te con grande amore.
Stando in te scompariva ogni pensiero
di morte, di paura, di tormento,
da te, io sono certo, quando c'ero,
brillava in me la gioia ogni momento.
Lontan da te c'è solo l'ossessione,
la paura, sconforto, la possanza
d'angoscia esistenziale, l'oppressione
che sempre più nel nostro cuore avanza.
Il mare misterioso t'ha inghiottita
in un tempo giammai determinato,
in qual fondale dunque se finita
per far si che non t'abbia mai trovato?
Ti cerco, e più ti cerco non ti trovo,
te ne giaci tranquilla in fondo al mare,
e la mia mente fattasi di rovo
sempre ti agogna e non ti può trovare.
Davvero ingrata sento questa sorte
che non mi fa scoprir quella tua pace...
sarà certo soltanto un dì la morte
a condurmi in quel luogo dove giace.