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Pubblicata il 18/01/2011
La mattina butto nel latte i miei mostri,
e mi diverto a ingolfarli di zucchero,
nel piacere della mia vendetta,
La mattina,
nel carnevale degli uffici,
tra i pierrot delle strade,
io mi muovo.
Ho lasciato a casa la parrucca e il naso rosso,
e il sorriso è tra le onde del letto,
vecchio,
soffocato,
come un relitto nell’ abisso.
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avessi un pò di latte qui ci butterei i miei..bellissima

il 18/01/2011 alle 12:07

leggo il tema dell'incomunicabilità,del difficile rapporto con il prossimo(male dei giorni nostri).
Siamo soli in mezzo a una marea di gente.
Un saluto.
Ignazionuvolari.

il 18/01/2011 alle 12:37

Particolari e gradevoli i tuoi versi, nonostante il sorriso dimenticato tra le onde del letto.
Piaciuta ed apprezzata.
Ciao, helan

il 18/01/2011 alle 13:03

li puoi buttare anche nel the o nel chinotto ;D. Grazie mille!!!

il 18/01/2011 alle 14:21

é verissimo. un caro saluto

il 18/01/2011 alle 14:29

grazie Helan

il 18/01/2011 alle 14:30

non ami i compromessi, all'esterno preferisci essere come sei, mentre gli altri si nascondono in maniera burlesca anche fuori di casa.piaciuta,ninetta.

il 18/01/2011 alle 15:43

grazie.

il 18/01/2011 alle 16:09

Tu KavKa sei e resterai quella che sei,
sia dentro che fuori, col naso rosso e la parrucca
tra le onde del tuo letto ti diverti da matti,
la vita è un carnevale mascerato a volte,
sembri trasparente tra la gente,
ma a te non importa poichè
sei piena dentro di sentimento.
Buona serata. da Marygiò

il 18/01/2011 alle 19:48

La tua positività è ammirevole!

il 18/01/2011 alle 22:27

che tristezza alla fine...come una rinuncia alla gioia..bella

il 18/01/2011 alle 22:37