PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 13/01/2011
Ogni estate, verso sera
quando i ragazzi in centro cammuffano la tristezza col vino,
d’estate, quando in lontananza risuonano le musiche dei chioschi
e il tempo non muore mai,
d’estate nel mio letto,
dalla finestra aperta
odo i campanacci delle bestie sulla collina,
di soppiatto entro nelle case della gente,
apparecchio, chiacchero, accarezzo un cane,
gioco con le luci e spengo l’ultima sigaretta di qualcuno,
e cosi controllo che tutto sia a posto, le forchette nel cassetto, i bicchieri,
e solo quando ho visto i sogni dei bambini,
così bianchi nei loro letti,
posso riposare.
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suggestiva l'immagine del poeta affacciato alla finestra che immagina le vite altrui, bella anche la chiusa, complimenti per quei bianchi bambini...

il 13/01/2011 alle 12:46

sei un oste? un ispettore serale in tempo di guerra? carina quest'atmosfera campestre, ogni estate verso sera, incede verso il bene. rich.

il 13/01/2011 alle 12:52

grazie arturo.

il 13/01/2011 alle 13:59

forse sono un oste. ciao rich

il 13/01/2011 alle 14:01

niente da fare,il finale è quello che racchiude il senso di questo pezzo,per me è così.
Un sorriso da Viridiana.

il 13/01/2011 alle 14:17

:)

il 13/01/2011 alle 14:46

bellissima, trasmetti serenità, sei curiosa.in fondo sei una che tiene lo scettro, ti piace essere precisae che tutto sia sotto controllo , prima di abbandonarti...

il 13/01/2011 alle 15:26

grazie ninetta

il 13/01/2011 alle 15:45
dck

a me piace da morire
il fatto di giocare con le luci
e spengere l'ultima sigaretta di qualcuno

è intima
molto intima

Bye

Dck

il 14/01/2011 alle 22:24

è vero Dck. buongiorno!!!!

il 15/01/2011 alle 05:24