PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
dck
Pubblicata il 12/01/2011
Rabbia, rivolta, accordi nelle orecchie
mi appoggio sulla barra rossa accanto alle portiere
e per accomodarmi in mezzo a tanta gente

appoggio per terra il mio pacchetto

poi come al solito mi guardo intorno
tra faccendieri pesanti e già sudati
ragazzi con gli occhi ancora chiusi
e donne che fingono bellezza

insieme a me in quello spazio in piedi
saremo trentasei, forse trentotto
il mio pacchetto lo guardo, lo proteggo
e torno con gli occhi e sguardo in alto


ed è lì che a un certo punto poi mi accorgo

mi guarda, poi cambia, poi riguarda
lei è seduta, un metro di distanza
forse straniera, forse no, anni cinquanta
e appena un corpo tra di noi si sposta

comunque avverto il suo controllo misurato

Eppure niente in me è fuori posto
capelli, bottoni, sciarpa, scarpe
nessuna macchia, nessuna briciola, nessuna, niente
ma come volto in diagonale l'interesse

comunque sento di essere osservato

Poi in un momento ho tutto veramente chiaro
perchè nei suoi occhi vedo titubanza
paura forse, insicurezza, curiosità, disagio
tu temi che il mio pacchetto nasconda altro

Ed è una sensazione inebriante
con quello che mi trasmettono le cuffie
pensare che possa credermi capace
con un mio solo movimento

di far saltare in alto tutto quanto.
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poesia narrativa, vivi a Roma? Beato te. Ciao!

il 12/01/2011 alle 08:40
dck

eh sì, la capitale!
Grazie

Dck

il 12/01/2011 alle 08:46

conosco molto bene quello di cui parli, anch'io vivo a Roma e c'è realmente paura, si legge spesso negli occhi della gente...

il 12/01/2011 alle 08:56
dck

vero, verissimo, ho provato a scherzarci su, ma è verissimo

il 12/01/2011 alle 09:01

racconto ch'esce dagli schemi e fa pensare, rich.

il 12/01/2011 alle 09:56

sensazione orribile dall'altro lato: mi è capitato in metropolitana. Vedi un pacchetto "sospetto" depositato con quella che ti sembra eccessiva cautela da qualcuno che ti sembra "sospetto" ...e mica pensi che quello se lo guarda perchè teme furti? già immagini l'esplosione e il cuore va a mille.
scommetto che ci marci quando ti rendi conto di provocare tutte quelle scariche di adrenalina!
sei talmente realistico nel dire...che mi è venuta l'ansia! :-) (scherzo)
ciao
eos

il 12/01/2011 alle 09:57

e una senzazione che si trova ovunque in questo periodo fobia paura angoscia
bella piaciuta :-) ciao

il 12/01/2011 alle 10:20

vivere con la paura.
L'instillazione quotidiana della paura e del senso d'insicurezza in noi da parte di quotidiani e telegiornali serve a tenerci sottomessi e divisi e sempre con la guardia alzata nei confronti del prossimo(e il prossimo è sempre variabile a seconda delle stagioni).
Un sorriso e non preoccuparti che hai più rischio a essere sterrato sui pedonali dall'ubriaco di turno o dal pirla al volante che non quello di morire per un attentato.
Viridiana.

il 12/01/2011 alle 10:57

mi scuso ma sono entrato con l'account di mio marito.
Viridiana

il 12/01/2011 alle 11:08
dck

sì,
grazie Rich

Dck

il 12/01/2011 alle 11:40
dck

finalmente!
hai fatto pienamente centro
non sono una persona cattiva, ma quando gli altri mi 'percepiscono' cattivo, beh è vero, ci marcio molto.

Perdona per l'ansia!

Dck

il 12/01/2011 alle 11:42
dck

ma grazie caro!

Dck

il 12/01/2011 alle 11:42
dck

occhio che sono sviste pericolosissime!
Dck

P.S.
Grazie per il commento!

il 12/01/2011 alle 11:44

Un crescendo di sensazioni.
All'inizio sentirsi parte di un'infinita quantità di gente, parte di una massa indefinita di esseri che sopravvivono.
Poi accorgersi di esserci, accorgersene perchè qualcuno (si nota addirittura la possibilità di poter contare un numero preciso delle persone attorno) si accorge che ci sei e quel qualcuno, nello stesso momento, si accorge che sopravvivere non basta, si accorge che la vita va tenuta stretta e non può essere portata via così, all'improvviso.
E gli sguardi cercano l'attimo che cambia tutto quanto, gli occhi ruotano irrequieti alla ricerca di quel gesto che è morte. E' in questa parte centrale che la vita e la morte si incontrano.
Poi il finale: l'accorgersi che un comunissimo pacchetto può rivelarsi lo scettro che permette di regnare sulla vita di tutti i presenti.
Avrei potuto scrivere di meglio, ma oggi sono stanchissima!
Comunque la trovo superba.
Alessia

il 12/01/2011 alle 14:50
dck

Dopo queste parole
che definire 'preziose', è il minimo che possa fare

meriti un pomeriggio di confortante riposo per recuperare dalla stanchezza

Grazie e grazie

P.S.
Grazie

il 12/01/2011 alle 14:55

cosa stavi ascoltando? metallica old old version?
però consolati, capita spesso anche a me quando entro in posti dove non mi conoscono. eppure ho gli occhi buoni...mah!

il 13/01/2011 alle 22:35

bell'affresco di vita.
negli ultimi due versi una immensa potenza declinata ..resta l'incredulità per l'accostamento ardito da quegli occhi. eppure si, di fuori siamo simili i mondi che si muovono dentro celati.

il 14/01/2011 alle 09:36

la metropolitana, è un posto che mi affascina tantissimo, sebbene mi stanchi parecchio, soprattutto quando faccio tiburtina-laurentina. I pensieri corrono veloci, gli sguardi sono intensi, la curiosità per le persone, per il loro stile, modo di fare, per le loro vite è al massimo. La paura, anche quella è molto viva, e che sia frutto di una manipolazione mediatica o no, c'è, e questa descrizione la cattura perfettamente. un abbraccio!

il 14/01/2011 alle 14:32
dck

che dirti
grazie, sei attenta e preziosa

Dck

il 14/01/2011 alle 14:42
dck

il mio percorso invece
è san paolo - rebibbia, l'andata è esattamente come la descrivi tu, e mi diverto molto, come lunedì scorso in questa scena.
Al ritorno invece la stanchezza opprime corpo e testa.
Un abbraccio anche a te

il 14/01/2011 alle 14:45

Vivo a Roma da tantissimi anni,
ho preso tante multe con l'auto
per non prendere la metro,
infatti viviamo di paura
specialmente a Roma,
gli attentati si nascondono
in ogni angolo.
ecco perchè la gente non si fida
quando osserva un pacco sconosciuto.
bellissima possia piaciuta e vera.
Buon fine settimana.
Marygiò

il 15/01/2011 alle 12:50

Ciao anch'io ho dedicato una poesia per descrivere, in maniera più breve , questa spiacevole sensazione di topo in gabbia che si prova sul metrò e sono daccordo con te.
Hai descritto perfettamente! Leggi la mia poesia e dammi un parere. Io non sono di Roma ma adoro questa città e spero che mai a nessuno venga in mente di distruggerla ,sarebbe un peccato mortale!!Ciao bravo!

il 16/01/2011 alle 19:57
dck

la leggerò e non preoccuaparti
roma è eterna ...
e te lo dico io che non sono neanche nato qui

grazie e buona serata

il 16/01/2011 alle 21:55
dck

eh no però basta con le multe, prendi tranquillamente la metro, il destino tanto se uno ci crede è già in scrittura!!!

il 16/01/2011 alle 21:56