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Pubblicata il 08/01/2011
Rami anneriti dal fuoco
come braccia di mendicanti
imploranti che subiscon
resina incondizionata.
Tronco bruciato da
un sole velato
di melanconia.
Linfa uccisa
da vermi verdi senza d.
Corteccia spellata
da innamorati obesi
e piromani non di Roma.
Radici seccate
dall'ascoltare formiche
dal naso a sciaboletta!
Terreno pietrificato
dal sentire tutto ciò
ma speranzoso
di avere
ancora un barlume
di vitalità.

2006
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Meno male che sul finale , sbuca una spira di sole.

il 13/02/2011 alle 21:29

meno male!

il 14/02/2011 alle 22:20