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Utente eliminato
Pubblicata il 05/01/2011
A volte la sera ci spingiamo
un po' più in là del vecchio albero
che l'autunno ha diminuito
e reso breve cifra scura verso l'alto,
oltre le ultime case,
dove non arriva la luce dei lampioni.

Dicono che in quei cespugli
ci siano anime di morti,
un operaio che tornava una notte
ha visto un volto bianco
e in certe sere
d'umidità e di nebbia
si sentono voci sottili brusii
Così ci fermiamo, incerti
se scendere al torrente
o restare a decifrare,
parte discorde, quel coro d'ombre..
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venerdì libreria! ogni tanto un libro bisogna pur acquistarlo no? consigli?
Ho rifatto la tessera della biblioteca e non molto tempo fa ho preso in prestito "goblin market and other poems" della Christina Rossetti(rigorosamente maiuscolo) e allora mi sei venuta in mente. non so bene spiegarmi perchè. così, è arrivata. il coro d'ombre ha certo un bel bel suono.
ciao

il 06/01/2011 alle 00:15

...il bianco....il tuo bianco non è neutrale, in questa come in altre tue poesie (per tutte, mi è rimasta impressa la T-shirt bianca del ragazzo americano di 'In città di nuovo')....a me sembra un colore di confine- ma è anche un marchio d'autore- tra cose significative e insensate cose...in questo senso, diccelo a anakin, che non è molto 'romantico'.... (quando avrà finito di leggere la Christina e tornerà a allevare ragnetti moreschi con passioni dantesche.....e botticelliane)
nicky

il 06/01/2011 alle 01:42

sì, anche Moby Dick or The Whale, chapter fourty two. A lezione di etnografia del bianco.......(che poi, lo sai, lui un pò ce l'aveva coll'uomo bianco- la bancarotta paterna deve avere influito, pensano - e con le White Jacket...strano che Hawthorne amasse, al contrario, lo scarlet....anche se lo descrive 'a little paler'...nel loro ultimo incontro a Liverpool poco dopo la loro crociera nel mediterraneo....).....continua tu, my teacher....

il 07/01/2011 alle 00:38