PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 29/12/2010
tre signore con le borse piene
della spesa flettono lo spazio, prendono
la vita. Se la prendono la vita che
nessuno ha mai donato loro. Dimenticherò
le facce, già le ho dimenticate, il colore
dei cappotti, il suono delle parole. Nulla
di ciò che ha un peso ricorderò più
bene. Forse solo quel filo di luce che
da parte a parte attraversa ogni uomo
quando smette di riflettere o
troppo si fa vicino al sole.
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Non hai eguali.
Non mi stancherò mai di leggerti.
Un caro saluto.
Alessia

il 29/12/2010 alle 15:14

bella, parte in prosa e finisce in magia, rich.

il 29/12/2010 alle 16:25

come quando trasognati sfioramo la verità delle cose...bella, soprattutto la parte finale

il 29/12/2010 alle 16:53

fortuna che non possiamo vederci qui e anche se potessi gettare un occhio non mi troveresti perchè sarei nascosto dietro il divano!
ti ringrazio
ciao

il 29/12/2010 alle 22:14

tanc iu rich

il 29/12/2010 alle 22:14

sì, ha ragione il buon dck, sei il più saggio
ciao e grazie

il 29/12/2010 alle 22:16

ciao. non ridere, ma io non sapevo chi fossero le tre parche. ho cercato in rete. la mia cultura classica è un colabrodo, ma con i buchi larghi!
forse è triste ma è nata mentre conversavo con piacere al telefono con una cara persona.
ciao sei stata carinissima

p.s. ma a ste parche un parcheggio gliel'avranno pur fatto no?

il 29/12/2010 alle 22:29
dck

Oh mio Dio,
sul P.S. sono svenuto ...

il 30/12/2010 alle 08:54
dck

PER L'ENGLISH HUMOUR SUL PARCHEGGIO DELLE PARCHE ...

il 30/12/2010 alle 11:29