hai un modo interessante di tagliare le tue liriche con visioni insolite. Piaciuta. Ciao!
Bellissimo quel "tagliare". Fa pensare ad un'artigiana delle parole, capace di creare armonia da sillabe e simboli, come per uno splendido vestito da sera. Mi stupisco invece dele "immagini insolite": questa mia mi pare anche troppo quotidiana, squallida, una "piccola storia ignobile"...
Grazie carissima, d.
Domela a te piace prendermi in giro. E devo dirti che a me piace farmi prendere.
Piaciuto l'inizio(sembra essere in un quadro di Hopper)e buono tutto il resto. Un saluto
sì, a volte la normalità viene trascurata in poesia, proprio quelle cose squallide che non farebbero MAI poesia (detto sbagliando), risultano efficaci e talvolta insolite.
Si vedi Carver, ee cummings, il Buko, Pavese, e tanti altri moderni e contemporanei... Anche se io preferisco quella immaginifica, mitica dei nostri giorni, fantastica anche se infarcita di normalita'... Con un tono sul depresso andante...
Ecco ora torno dalla spesa non ho neanche tolto il piumino e mi precipito a controllare PH... Sara' la singletudine... Ciao, d.
Non in quel senso non in quel senso volevo dire... Ehi che confusione... Sara' il taglio?
Devo confessarti che volevo una "brassensata" versione femminile... Ma poi ho esagerato con il dolceamaro di lacrime e labbra... Un poco troppo sopra le righe... Contenta abbia (quasi) superato l'esame dell'ispiratore... Ciao, d,