PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 15/12/2010
Pendii di lunghe attese che la mente percorre a cercare quel che ero.
Mani che invocano tra polveri e lamenti.
Corpi stesi senza voglia. Occhi che non vedono.
La terra trema. La terra vendica. La terra ordina.
Ed io ancora in balia delle tante illusioni, non mi basta più neanche morire.
Mi chiedo, perché prima? I miei malumori. I miei capricci. I miei rancori.
Ora che non ho più, come posso ritrovarli?
Ora che non sogno più, solo affamato, ferito, svuotato, come posso più sperare.
La mia vita di mancanze, ora non ho neanche quelle.
Ora sono a terra, mi guardo intorno, la terra trema e si lamenta,
non riesco più ad immaginare come sarà il mio domani.
Se ci sarà per me un domani!
-- Costantino Posa (scheda)
dal libro "Le giornate del mio tempo
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