E' molto bella! Il contenuto è tua completa invenzione o si rifà a qualche episodio reale?
Un carissimo saluto. Giorgio
non conosco Ipazia, ho cercato nel web dove si parla di una Ipazia d'Alessandria una delle prime donne a insegnare matematica e poi martirizzata proprio per la sua attività di scienziata.
Non so se ti riferisci a lei, ma è probabile visto che un tempo una donna che si azzardava a usare la testa,diversamente dai soliti clichè che la volevano solo madre e ubbidiente all'uomo, era facilmente accusata di stregoneria e mandata al rogo. Poi ci si chiede perchè non abbiamo notizia di donne artiste nell'antichità!
mi piace questa tua, riporti "alla luce", in maniera molto delicata donne il cui nome è stato oscurato per secoli e che meriterebbero ben altro rilievo nella storia della cultura.
un abbraccio
eos
Grazie del tuo apprezzamento, Rich. Spero che le mie poesie siano sempre all'altezza dei tuoi gusti. Un bacio, Fabio.
bella e stimolante poesia.credo che la scienza sperimentale abbia due genitori:Galileo ed Ipazia. avrei voluto vedere il film dedicato alla sua vita del regista Almenabar , purtroppo è stato vietato in Italia.forse lo vedremmo ad aprile.saluti ninetta.
La mia è una dedica a Ipazia d'Alessandria, nota filosofa e matematica del quarto secolo, denudata, smembrata e portata sul rogo da un gruppo di fanatici cristiani che vedevano in lei una strega. In realtà fu un omicidio organizzato dalla Chiesa locale per affermare la propria egemonia rispetto alla vecchia aristocrazia. La descrizione che faccio nei primi versi è una mia invenzione, mentre colui che non alza lo sguardo verso gli occhi di Ipazia, sono io, perchè quando mi trovo in soggezione verso una persona gli guardo istintivamente i piedi. Le restanti strofe fanno parte della storia. Ciao e buona domenica. Fabio.
Parlo di Ipazia d'Alessandria. Vittima del potere della Chiesa che allora andava consolidandosi, ma anche vittima dell'invidia dell'uomo su una donna influente e di cultura. Il mio riportare alla luce è parte del mio spirito che tende a schierarsi più con le vittime, piuttosto che con i carnefici, più con i perdenti e i pacifici, piuttosto che con i violenti e i vincenti. Forse è per questo che sono un perdente! Un abbraccio gentile, Fabio.
Il film di Almenabar dedicato a Ipazia d'Alessandria è già uscito nelle sale cinematografiche da oltre un anno. Forse puoi vederlo noleggiando, oppure scaricandolo da Internet. Mi piace la coppia che hai creato. Un bacio e buona domenica. Fabio.
Mi son piaciuti molto questi tuoi versi, Fabio, scritti molto bene e su un argomento che non conoscevo e li ho apprezzati molto anche per il lessico.
Complimenti.
helan
Molto bella la tua poesia/ode.......sapevo che sarebbe stato anche istruttivo leggere i commenti.....ed avevo ragione...grazie a te ed agli altri commentatori. Saluti, Simone
E' sempre un piacere leggere le tue lodi alle persone
che hanno subito il martirio dalle mani dell'uomo,
è interessante seguirti Fabio, trasmetti serenità.
Buon inizio settimana.
Marygiò
... che sono stati sacrificati alla ragione del potere. Ciao, Arturo. Fabio.
Grazie, Simone, apprezzzo la tua modestia. Buona giornata, Fabio.
bella dedica a questa grande figura figlia di un padre illuminato che la alleva considerandone il cervello, poco conosciuta come di tanta altre grandi anime femminili del passato. ne hanno fatto un bruttissimo film , piaciuta la scena finale dove il suo devoto schiavo liberato, colto e innamorato per salvarla da atroci torture le rompe il collo e lei dolcemente si affloscia, davanti ad un altare mi pare, morta ma salva, ai nemici non resta niente.