PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 12/12/2010
Attratti da pallida luce, i capelli,
erano rifugio di farfalle vagabonde,
che un vento speciale amava accarezzare.
Io non guardavo i tuoi occhi, ma i tuoi piedi,
poiché la beltà delle tue sembianze,
confondeva il mio pensare.
La conoscenza abitava nelle tue fibre,
il Sapere tuo apparteneva a tutti,
astri e stelle t’illuminavano le candide vesti,
ché mai ad uomo alcuno, avevi ceduto i tuoi fianchi.
Un giorno, nella lista delle streghe, comparve
il tuo nome e nulla del tuo corpo,
sopravvisse alle fiamme del rogo.
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (2 voti)

bella poesia, rich.

il 12/12/2010 alle 13:50

E' molto bella! Il contenuto è tua completa invenzione o si rifà a qualche episodio reale?
Un carissimo saluto. Giorgio

il 12/12/2010 alle 14:01

candida vergine con una fine orribile
apprezzata bella :-) ciao

il 12/12/2010 alle 14:02

non conosco Ipazia, ho cercato nel web dove si parla di una Ipazia d'Alessandria una delle prime donne a insegnare matematica e poi martirizzata proprio per la sua attività di scienziata.
Non so se ti riferisci a lei, ma è probabile visto che un tempo una donna che si azzardava a usare la testa,diversamente dai soliti clichè che la volevano solo madre e ubbidiente all'uomo, era facilmente accusata di stregoneria e mandata al rogo. Poi ci si chiede perchè non abbiamo notizia di donne artiste nell'antichità!
mi piace questa tua, riporti "alla luce", in maniera molto delicata donne il cui nome è stato oscurato per secoli e che meriterebbero ben altro rilievo nella storia della cultura.
un abbraccio
eos

il 12/12/2010 alle 14:24

Grazie del tuo apprezzamento, Rich. Spero che le mie poesie siano sempre all'altezza dei tuoi gusti. Un bacio, Fabio.

il 12/12/2010 alle 14:45

bella e stimolante poesia.credo che la scienza sperimentale abbia due genitori:Galileo ed Ipazia. avrei voluto vedere il film dedicato alla sua vita del regista Almenabar , purtroppo è stato vietato in Italia.forse lo vedremmo ad aprile.saluti ninetta.

il 12/12/2010 alle 14:51

La mia è una dedica a Ipazia d'Alessandria, nota filosofa e matematica del quarto secolo, denudata, smembrata e portata sul rogo da un gruppo di fanatici cristiani che vedevano in lei una strega. In realtà fu un omicidio organizzato dalla Chiesa locale per affermare la propria egemonia rispetto alla vecchia aristocrazia. La descrizione che faccio nei primi versi è una mia invenzione, mentre colui che non alza lo sguardo verso gli occhi di Ipazia, sono io, perchè quando mi trovo in soggezione verso una persona gli guardo istintivamente i piedi. Le restanti strofe fanno parte della storia. Ciao e buona domenica. Fabio.

il 12/12/2010 alle 14:54

Già, con una fine disumana, orrenda, vergognosa. Ciao, Fabio.

il 12/12/2010 alle 14:55

Parlo di Ipazia d'Alessandria. Vittima del potere della Chiesa che allora andava consolidandosi, ma anche vittima dell'invidia dell'uomo su una donna influente e di cultura. Il mio riportare alla luce è parte del mio spirito che tende a schierarsi più con le vittime, piuttosto che con i carnefici, più con i perdenti e i pacifici, piuttosto che con i violenti e i vincenti. Forse è per questo che sono un perdente! Un abbraccio gentile, Fabio.

il 12/12/2010 alle 15:07

Il film di Almenabar dedicato a Ipazia d'Alessandria è già uscito nelle sale cinematografiche da oltre un anno. Forse puoi vederlo noleggiando, oppure scaricandolo da Internet. Mi piace la coppia che hai creato. Un bacio e buona domenica. Fabio.

il 12/12/2010 alle 15:13

Mi son piaciuti molto questi tuoi versi, Fabio, scritti molto bene e su un argomento che non conoscevo e li ho apprezzati molto anche per il lessico.
Complimenti.
helan

il 12/12/2010 alle 15:38

grazie , lo farò.

il 12/12/2010 alle 15:41

Sei garbata e gentile, Helan. Mille grazie, Fabio.

il 12/12/2010 alle 17:36

Il titolo del film è: Agora. Ciao, Fabio.

il 12/12/2010 alle 17:38

QUANTE INNOCENTI sono andate al rogo...
splendida.
un bacione

il 12/12/2010 alle 19:16

Grazie, Stella. Un bacione anche da parte mia. Fabio.

il 12/12/2010 alle 19:45

Molto bella la tua poesia/ode.......sapevo che sarebbe stato anche istruttivo leggere i commenti.....ed avevo ragione...grazie a te ed agli altri commentatori. Saluti, Simone

il 12/12/2010 alle 22:43

il problema era il sapere, e la conoscenza...molto bella

il 12/12/2010 alle 22:43

E' sempre un piacere leggere le tue lodi alle persone
che hanno subito il martirio dalle mani dell'uomo,
è interessante seguirti Fabio, trasmetti serenità.

Buon inizio settimana.
Marygiò

il 13/12/2010 alle 07:38

Anche a te un buon inizio, Mary. Un baciotto. Fabio.

il 13/12/2010 alle 07:57

... che sono stati sacrificati alla ragione del potere. Ciao, Arturo. Fabio.

il 13/12/2010 alle 07:59

Grazie, Simone, apprezzzo la tua modestia. Buona giornata, Fabio.

il 13/12/2010 alle 08:01

bella dedica a questa grande figura figlia di un padre illuminato che la alleva considerandone il cervello, poco conosciuta come di tanta altre grandi anime femminili del passato. ne hanno fatto un bruttissimo film , piaciuta la scena finale dove il suo devoto schiavo liberato, colto e innamorato per salvarla da atroci torture le rompe il collo e lei dolcemente si affloscia, davanti ad un altare mi pare, morta ma salva, ai nemici non resta niente.

il 10/02/2011 alle 21:57