Dove la forma,l’organza di frasi ,rimane ebbra di immagini sublimi
la certezza dello scorrere tra le dita di una penna ,diventa quasi un imploro a trascinarsi.
Dove un foglio bianco diventa arte, sparsi bagliori dell’Io assoluto che dipanano arcani
l’insignificante occhio altrui diventa vita e spettacolo di mirabili sogni e lune nuove.
Quando i poeti tacciono e per sempre , la vita scorre più avara, la penna si secca,
il foglio ingiallisce e i sogni di lune nuove invecchiano nelle pagine non scritte.
Come la linfa del vissuto crea iperboli di essenza
quando i poeti migrano rimane solo l’assenza.
Eppure il sogno continua tra le pagine scritte e vissute
l’arroganza dei miasmi quotidiani si perdono su questa poltrona,
tra queste pagine, dentro queste mura.
Quando i poeti muoiono , anche noi insieme perdiamo
ma rimane incalcolabile il premio dell'aver partecipato ad un dono.
Quando i poeti esistono la morte è meno paura.