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Pubblicata il 07/12/2010
Ricordi o benevole musa

di quando al mio cuor facevi le fusa?

Di quando arrossivi alle mie pause

che abbondavan dinanzi alle cause

del tuo esser soltanto confusa?



L’esercizio della prosa non ti ha delusa

ma ecco non temevi da illusa

che l’amor del mio canto

potesse spaventare d’ incanto

chi lascia la persiana socchiusa,



la persiana dei tuoi patimenti

che han saputo perdonare quei sentimenti

a volte un pochino consunti

ma non per questo presunti;

per questo hai rimesso gli accenti



a quei momenti che tu sai di amare,

per questo mi son lasciato invitare

e poi alla tua festa non ho recato piede,

perché il mio animo sa e non chiede

ciò che non si può desiderare.
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Ho letto con simpatia
la tua poesia
ricordo; anche la volpe
è scappata via.
Buona giornata Bruno

il 07/12/2010 alle 11:18

mi ha incuriosito il titolo. forse perchè mi chiamo cosi. mi è piaciuta molto.saluti

il 24/01/2011 alle 13:22

Bhè grazie.

il 26/01/2011 alle 18:31

Poesia rimata molto simpatica.

buona serata.

Marygiò

il 26/01/2011 alle 18:39