PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 06/12/2010
ogni volta che quella strada percorro,
il vento m'ammonisce e mi riporta a te.
alla nostra precipitosa fuga
da quel castello di dolore,
in una primavera strana,
di steli che si reggevano a fatica.
il tuo sguardo penetrava
oltre quel ponte,
adorno di sonno mortale,
l'aria era densa di pensieri,
di parole ormai piene.
rallentavo..
quella scure era vorace
sulla tua fronte ,
capivo..
l'angoscia tra le rocce,
il deserto sui fitti boschi intricati,
il battito di ciglia
sulle giganti pietre nuragiche.
poi..
la tua vita ininterrotta,
tutte le immagini possibili,
tutti i passi sulla vertigine
degli eventi vissuti.
un silenzio tra noi opprimente..
come un masso sul cuore.
" fammi entrare in casa..un solo attimo.."
un raggio di sole su quei fiori penduli
ha osservato l'ora che passava, e,
tu..
fantasma nelle stanze,
il gatto tra le braccia,
sei andato via piangendo..
era l'ultima volta.
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E' stupenda..intrisa di dolore, io l'ho letta, percepita, vissuta come la scena di un film. L'avrei vista benissimo nella categoria visiva..complimenti..Snow

il 06/12/2010 alle 16:44

bella poesia, molto ben costruita, musicale e ricca di immgini che fanno pensare. complimenti, alla prossima.
adriana

il 06/12/2010 alle 17:22

l'ho letta più volte e sempre arrivo alla fine con un nodo in gola. E' talmente coinvolgente che resto senza parole a guardare le immagini che crei e che si susseguono sempre più dolorose fino a "quell'ultima volta" che continua a rivivere nella mente e nel cuore.
brava!
baci
eos

il 06/12/2010 alle 17:56

Si tratta di mio padre , che io ho accompagnato nel suo ultimo viaggio al paese, per poi trasferirsi da mia sorella. Eravamo usciti da una clinica , dove gli avevano comunicato una patologia a prognosi infausta. Il suo ultimo desiderio.. portare con sè il gatto. grazie per la condivisione.

il 06/12/2010 alle 19:16

grazie Adriana.

il 06/12/2010 alle 19:18

hai ragione, scrivo sul sito da una settimana,devo ancora imparare a muovermi. grazie Snow.

il 06/12/2010 alle 19:21

fluida e visionaria, l'ultima volta ma non poetica spero, ciao da rich.

il 06/12/2010 alle 19:38

sei certamente un'autrice degna di tutta la nostra attenzione. Brava, complimenti.

il 07/12/2010 alle 07:48

grazie deamor.

il 07/12/2010 alle 11:38

poesia molto triste e dolorosa ma penetrante ninetta,
sei andato via piangendo ed era l'ultima volta.
mi appartiene tutto questo verso.

Marygiò

il 08/12/2010 alle 15:27

lo so ,ti sono vicina. queste persone meravigliose sono sempre con noi e ci accompagnano.

il 08/12/2010 alle 20:01

E' un susseguirsi di immagini dolorose.
Straziante il finale... con lacrimuccia.

il 23/02/2011 alle 06:50

era un padre meraviglioso..non volevo che soffrisse..era molto stimato per la sua bontà.

il 23/02/2011 alle 06:56