bellissima, piaciuto tanto non erano tenere,le foglie del bacio.
ciao ste
l'amaro sapore della disillusione vedo in questa tua...come la verità sembra facile da cogliere, ma ha radici di zolfo pur profumando d'incenso, un verso splendido e profondamente vero, come anche la chiusa, quei raggi di sole spezzati dall' acqua, pur tra le ninfee, che interpreto come effimero che inganna...
Lacrime di San Lorenzo, o Perseidi baluginanti non importa, un microsecondo di sgurdo, neppure il tempo di dire " Hai visto" e la verità diventa già un'altra una ennesima alabarda di sole tra i colori di Monet raggiunge il petto...
Caleidoscopio d'antan, m'associo
Sergio
Quei baci non teneri e le carezze d'ortica mi fanno intravedere amarezza e disillusione, così la verità che profuma d'incenso e brucia zolfo...
Anche la chiusa dà la conferma di questo stato d'animo.
Sempre interessante e bello leggerti.
Ti abbraccio,
helan
sì, hai interpretato correttamente la poesia, in particolare la chiusa, l'inganno che trafigge...
Un abbraccio e grazie sempre, Arturo!
Ax
Molto ricco e artistico il tuo commento, riferimenti che mi risuonano dentro, celati, ma non troppo, nei miei versi, e che hai colto così bene
Un abbraccio e grazie!
Ax
grazie Helan, le tue sensazioni si accordano perfettamente con il senso che intendevo dare alla poesia.
Un abbraccio, a presto!
Ax
anticipi anche qui drammi che non assecondi, quasi la mente cercasse sempre altri angoli, martellate nel cielo alla Dylan Thomas, la tua poesia chiude con un paesaggio perfetto, rich.
Commento secondo, il primo svaporato con la benedetta connessione!
le esperienze vissute vanno giudicate nel momento in cui sono vissute perchè giudicate col senno di poi, alla luce della delusione del poi, tendiamo a sottolinearne solo gli aspetti negativi. Così un bacio dato con amore, con quello che si sentiva amore, diventa di fiele se considerato dopo, quando ci accorgiamo che "quello non era amore e "il profumo d'incenso" di una storia quasi divina diventa "odore di zolfo".
in realtà la nostra vita è una somma di illusioni-disillusioni nella nostra tensione verso l'infinito cui aneliamo e ogni tappa di questo cammino è solo un nuovo punto di partenza per successive mete, mentre l'approdo si rivela sempre deludente. Così tendiamo a disprezzare tutto il cammino fatto fin'allora con gli occhi puntati solo verso un oltre che non sappiamo nemmeno noi dove sia, cosa sia.
Forse dovremmo evitare "processi" e svilimenti a esperienze che comunque nel momento abbiamo intrapreso con entussiasmo e convinzione...in fondo passo dopo passo un pò ci eleviamo, anche se ci sembra di essere fermi, anzi ancora più lontani dall'obiettivo anelato.
scusa Ax se non sono stata molto chiara ma ho l'"ansia da connessione" e non ho riletto.
ti dico che mi è piaciuta moltissimo.
un abbraccio
eos
un grazie con sorriso per la tua disavventura connettiva, se ti capita spesso potresti scrivere i commenti su un foglio di word per poi copiarli senza tema di rifare più volte la stessa cosa...
Hai ragione sull'atteggiamento che sottolinei, ma è anche vero che ripensando il passato alla luce degli eventi si nota la trappola del destino che assume forme angeliche per poi colpirti a tradimento...
Da qui la riflessione poetica... :-)
Ti ringrazio ancora e sempre, carissima, con un abbraccio caro
Ax
grazie del suggerimento, non ci avevo pensato! sapessi che svilimento fare un commento, anche bello e poi vederselo svaporare sotto il naso! E poi andare di fretta al successivo...
abbraccio grato
eos