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Pubblicata il 14/11/2010
Danza la falena
ignara del destino.

L’alogena sollecita
l’istinto naturale.

Disegna una spirale
ormai sempre più stretta.

Siamo al gran finale,
con il fumo che si alza.

Ma subito è assorbito
dal soffitto un po’ annerito.

Lui è ormai abituato,
io mi turo il naso.

Una foto in bianco e nero
mi azzarda a un parallelo.

Corpi seminudi
e poca voglia di danzare.

Ignari del destino,
pure loro.

Buttano piedate stanche
creando linee nella neve.

Convergono diritte,
verso un punto.

Le docce,
soluzione finale.

Colonna di fumo
che s’alza al cielo.

Cielo che assorbe
anime e fumo.

Si è abituato col tempo,
noi sulla Terra pure.
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ram

Ricordo desolante e significativo dell' olocausto. Mettere in versi dei ricordi così dolorosi è difficile ma ti è riuscito bene.

il 14/11/2010 alle 21:58
ram

Ricordo desolante e significativo dell' olocausto. Mettere in versi dei ricordi così dolorosi è difficile ma ti è riuscito bene.

il 14/11/2010 alle 21:58

Coraggiosa e tragica questa poesia. Pero'.....a certe cose...non ci si puo'.....e non ci si deve abituare. Saluti

il 15/11/2010 alle 00:22

della lettura e del commento.
Un sorriso da Viridiana.

il 15/11/2010 alle 08:33

abituarsi a queste cose!
Purtroppo constatiamo giornalmente che certe cose che ieri erano considerate disdicevoli (e mi riferisco a certe immagini di gente fatta sgombrare come allora gli ebrei seppur in modi che paiono meno truculenti)ebbene oggi pare siano digerite e assuefatti paiamo noi (il noi è generale e ha dei distinguo,beninteso) che non siamo capaci ad alzare la voce contro queste immoralità.
Un sorriso da Viridiana.
P.s. naturalmente gli sgomberi di cui sopra si riferiscono ai Rom e la scusa per metterli in pratica è sempre la solita:la sicurezza del cittadino (e quando mai...)

il 15/11/2010 alle 08:39

Un canto..quasi una lode..quasi qualcosa di magnifico..poi dolore..e desolante realtà..merita un 5
Voce

il 15/11/2010 alle 12:56

frammento di un istante in riflessione assorta che introduce un parallelo che apparirebbe agli antipodi ma in termini relativi ...(ma chi siamo noi poi per giudicare l'importanza della tragedia di una farfalla o di un popolo?)...
La chiusa però sottolinea il senso che volevi trasmettere ovvero quello di prestare attenzione perchè uccide molto di più l'indifferenza che la cattiveria.

Piaciuta, profonda ed efficace indicazione verso la riflessione sul presente attraverso il passato.

a rileggerci
hola
pennablu

il 15/11/2010 alle 13:24

voceventosa (ma sei nel vento d'autunno come l'"amico di ieri" o soffi nel vento come la risposta di Dylan?)
Un sorriso anche a te da Viridiana

il 15/11/2010 alle 13:43

luego,hombre (rosse)
Viridiana

il 15/11/2010 alle 13:44

..rosse...sempre

il 15/11/2010 alle 13:51

hasta la victoria...
Viridiana

il 15/11/2010 alle 13:57

Mi sento più un vento epico..di quelli contenuti nell'otre donata ad Ulisse da Eolo in persona...Voce

il 15/11/2010 alle 17:44

chi ricorda e descrive trasmette ,speriamo che in nessun angolo del mondo salga mai più al cielo un fumo cosi denso ,brava ,cate

il 15/11/2010 alle 21:47

del commento e per esserti soffermata a leggere.
Una buona giornata e un sorriso da Viridiana

il 16/11/2010 alle 10:19