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Jul
Pubblicata il 02/11/2010
E' naturale
che la notte segua il giorno
come morte insegue vita,
conclusione dell'umano vivere.
A volte,
non c'è tempo per pensare,
imprigionati dal fugace andare.
Ma la morte dei figli
è olocausto di chi sopravvive,
si commemora ogni giorno,
beffardamente in vita.
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"Ma la morte dei figli
è olocausto di chi sopravvive,
si commemora ogni giorno,
beffardamente in vita."
Non avrei saputo fare di meglio
per alleviare
questo mio immenso ed eterno dolore.
Grazie a nome di tutti coloro
che hanno visto distrutto il loro frutto.
Affettuoso saluto
ninomario

il 02/11/2010 alle 16:45
Jul

Un abbraccio forte

il 02/11/2010 alle 18:01

non esiste pace a questo "olocausto"...non può esistere. Difficile un commento.

pennablu

il 02/11/2010 alle 18:22

penso tu abbia ragione cara Giulia, anche farsene una ragione è difficile...ti abbraccio

il 02/11/2010 alle 18:49
Jul

No, cara pennablu, non esiste pace a questo olocausto.
Un saluto,
Giulia

il 02/11/2010 alle 19:55

la vita e la morte fanno parte della vita
normalmente un genitore muore prima dei figli
doloroso ma naturale ma quando avviene il contrario diventa drammatica la vita del genitore
poesia profonda apprezzata :-) ciao

il 02/11/2010 alle 19:59
Jul

Non ci si può farne una ragione caro Arturo, è un dolore disumano e, chi lo prova, perde la fede e la ragione anche se costretto a sopravvivere, perchè dicono, siamo solo granelli di un disegno inspiegabile. Un abbraccio a te,
Giulia

il 02/11/2010 alle 19:59
Jul

Ho amici che vivono questo dramma e spesso penso che possa accadere anche a me, ma noi siamo microscopici ed impotenti dinanzi al mistero della vita.
Ciao

il 02/11/2010 alle 20:02

Le tue parole mi hanno molto colpito e sono d'accordo con te ed è terribile per chi sopravvive ai figli. Condivido i tuoi versi molto sentiti.
Ti abbraccio,
helan

il 02/11/2010 alle 20:17

si jul, un figlio continua a morire ogni giorno...
baci
eos

il 02/11/2010 alle 20:37

Hai adoperato proprio le parole giuste, si può solo concordare. I commenti penso siano superflui.
Mi ha colpito sopratutto l'ultima frase:
"si commemora ogni giorno,
beffardamente in vita."
Come hai detto all'inizio, anche la morte "sarebbe" accettabile come "naturale conclusione", ma la morte dei figli no.
Un fortissimo abbraccio cara Giulia...

il 02/11/2010 alle 23:39
Jul

Anch'io ti abbraccio carissima!
Giulia

il 03/11/2010 alle 14:49
Jul

Ciao eos, baci ricambiati,
jul

il 03/11/2010 alle 14:49
Jul

Ciao caro Fabio, un abbraccio ricambiato,
jul

il 03/11/2010 alle 14:50

..è proprio vero..a volte non c'è tempo per pensare..imprigionati dal fugace andare..bella

Voce

il 03/11/2010 alle 15:53
Jul

Si Voce, imprigionati dal fugace andare...
Ciao,
Jul

il 03/11/2010 alle 17:28

..caro..ma è un dettaglio indifferente

il 03/11/2010 alle 18:37

dev'essere un dolore così forte che lacera il cuore
producendo una farita che non si sanerà mai.
brava jul per questo tuo pensiero.

Buona notte.

Marygiò

il 03/11/2010 alle 23:08
Jul

Scusami Marygiò, ma la bravura non ha nulla a che vedere con il dolore, comunque ho capito quello che intendevi, scusami ancora, un bacio,
Giulia

il 04/11/2010 alle 18:21

chiedo scosa se mi sono espressa male,
ma l'importante che hai capito che volevo dire jul.
grazie per la comprensione.
un bacione.
Marygiò

il 05/11/2010 alle 21:36