PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 30/10/2010
Il rumore distrae.

L'inferno è a un passo
E mai come in questo tempo
Le coincidenze fungono da sestante.

Ti parlo dal profondo che quest'istante mi concede
Il mondo è dietro questo specchio
Dove il muro ha conservato le sembianze.

Non vogliono lasciarci cadere.

Ci trattengono con ghirlande di paura
E trame di aspettative atroci
E il cuore, Dio il cuore! Non riconosce se stesso.

Unico Sovrano.
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

i miei complimenti per quest'intelligente poesia, rich.

il 30/10/2010 alle 09:34

La politica della paura ci circonda; l' unico sollievo....nell' istante....che riconosce il cuore....come punto di partenza....e di arrivo. Complimenti per la poesia e saluti

il 30/10/2010 alle 12:05

la trovo profonda, con parole semplici e ficcanti, e soprattutto la chiusa è un cazzotto nello stomaco

il 30/10/2010 alle 19:55

piaciuta la chiusura ancor di più :-) ciao

il 31/10/2010 alle 00:33

Be', non so se chi l'ha scritta lo sia altrettanto!
Grazie.

il 31/10/2010 alle 16:11

Non solo ci circonda, spesso ci invade. E diventa sempre più sottile, tale per cui a volte viviamo nell'incosapevolezza della sua presenza. Ora, non voglio fare quello che sa, perchè so a malapena mettere due parole insieme e a volte litigano pure, ma chi muove i fili conosce molto bene la psicologia umana e non solo...
Credo che l'unico modo di salvarsi sia un ritorno a se stessi, anche se talvolta è più comodo rimanere fuori.
Ciao e grazie.

il 31/10/2010 alle 16:39

Grazie.

il 31/10/2010 alle 16:39

Sbaglio o questa frase ti piace proprio?
Be', grazie.

il 31/10/2010 alle 16:41