PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 27/10/2010
Se qualcuno t’avesse detto
le parole che il tuo cuore,
bramava d’ascoltare,
quello sguardo duro,
si sarebbe confuso
nella dolcezza dell’animo.
E invece, hai la sfida
negli occhi, le labbra
dipinte di bacche,
e i capelli raccolti.
La seta della tua pelle,
s’adagia nelle tue vesti,
tu che con le movenze
di pantera, seduci come
l’ombra, uomini senz’occhi.
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Le parole che vorremmo ascoltare, rimangono quasi sempre nella nostra mente e nei nostri desideri.L'amarezza puo' così cambiare il nostro modo di essere.Poesia significativa.Abbraccio.

il 27/10/2010 alle 08:33

oltre ad esser molto poetica la trovo profonda....questo associar dell'ego all' ombra, la brama che seduce uomini senz'occhi...ed è anche amara...

il 27/10/2010 alle 08:35

ad amare si impara fin da piccoli attraverso il rapporto affettuoso con la propria madre e via via con le persone che fanno parte del nostro universo affettivo. Se la nostra educazione sentimentale è inadeguata o salta delle tappe saremo adulti incapaci di tenerezza e l'amore sarà facilmente identificato con la seduzione, la "conquista" dell'altro come "preda" da aggiungere al proprio carniere , una specie di sfida con se stessi per provare quanto siamo amabili, ma in realtà ricerca nel modo sbagliato di qualcuno che sappia vedere oltre l'involucro e amarci come persone non come corpo e insegnarci quello che non abbiamo mai imparato.
molto bella questa tua, spinge a riflettere sulla sbagliata interpretazione che negli ultimi anni si dà alla parola "amore".
un abbraccio
eos

il 27/10/2010 alle 10:31

Se fossimo più generosi verso coloro che ci amano, troveremmo le parole e i comportamenti adeguati. E invece, una parte di noi è destinata ad essere inespressa ed incompresa. Ci rifaremo in un'altra vita? Un bacio, Fabio.

il 27/10/2010 alle 10:49

Quello che tu rilevi è il fenomeno di come la solitudine richiami altra solitudine. E' come se due non vedenti si associano per andarsene in giro, invece di trovare una soluzione più efficace per i loro spostamenti. E così facendo, ci si espone a tanti rischi ... Grazie Arturo, anche tu sei un tipo in gamba. Buona giornata, Fabio.

il 27/10/2010 alle 10:55

Ti ringrazio dei complimenti, Fabio. In effetti ti trovo molto simpatico, perché sei spontaneo e sincero ed hai un modo di dire le cose che ti rende unico. Buona giornata, Fabio. Fabio.

il 27/10/2010 alle 10:58

Molto psicologico il tuo commento, Eos. Personalmente lo condivido, però ci sono delle eccezioni. La mia dedica in poesia è rivolta a quelle persone che non accettano il loro corpo, perché ne vorrebbero un altro. Penso all'infelicità che provano, quando si innamorano, alle difficoltà di dire le cose che vorrebbero e all'impossibilità di essere se stesse e a condurre una vita compiuta. Dal rifiuto di se stessi, il passo alla seduzione come unico modo di essere, il passo è breve. Queste persone, a mio avviso sfortunate, sono destinate agli uomini senz'occhi che le usano, senza dare loro nient'altro. E intanto, le ombre crescono ... Un abbraccio tenero, Fabio.

il 27/10/2010 alle 11:16

scusa Fabio, ma una persona che non accetta il proprio corpo, che lo rifiuta perchè non le piace, come potrebbe usarlo come strumento di seduzione? Una persona così è a disagio dentro di sè e più che esibirlo, tende a nasconderlo il proprio corpo...o forse non ho capito.
mi spiegheresti di nuovo?
eso

il 27/10/2010 alle 11:26

Una persona che possiede la genitalità maschile, ma nella mentalità si sente femminile, odierà il suo corpo, ma al contempo lo sottoporrà a mille attenzioni e cure, perché il femminile che è celato nella sua personalità, diventi un'arma di seduzione e di fascino. Più saranno gli uomini che subiranno la sua attrazione e maggiore sarà la convinzione di essere una donna fino in fondo. Quello sguardo di sfida, di cui parlo, è innanzitutto una sfida con se stessi e con i propri limiti fisici. Personalmente non giudico nessuno, perché ritengo che ciascuno deve trovare la propria realizzazione e che non necessariamente il percorso che intraprende la maggioranza è sempre quello migliore o esportabile a tutti. Penso invece, che molti, proprio perché soffrono hanno una sensibilità particolare e per questo devono essere maggiormente rispettate. Ti sembrerò un Don Chisciotte e forse lo sono. Scusami se nel precedente intervento non sono stato suffficientemente diretto. Un dolce abbraccio, Fabio.

il 27/10/2010 alle 12:23

adesso ho capito e concordo con tutto quello che dici....Se sei un Don Chisciotte lo sono anch'io perchè penso come te che queste persone abbiano dentro di sè un enorme problema di disagio e vivano poi il dramma di non essere accettati dal mondo esterno.
Non scusarti...forse dovevo essere io più acuta.
un abbraccio e buon pranzo
eos

il 27/10/2010 alle 12:38

Beh! A scrivere i commenti sei unica, così come la tua voglia di capire gli altri che ti rende molto empatica. Ricambio l'abbraccio con l'augurio di un buon pranzo. Ciao, Eos. Fabio.

il 27/10/2010 alle 12:51

Bella la poesia anche se difficile da capire in quanto da adito a diverse interpretazioni che pure possono essere molto valide. Dai commenti ho colto il significato che volevi esprimere. Molto viva la descrizione. Ciao. Giorgio

il 28/10/2010 alle 00:16

Non sono una persona semplice, purtroppo. Meglio essere diretti, piuttosto che complessi. Ma questa è la mia natura. Un saluto, Fabio.

il 28/10/2010 alle 08:29