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Pubblicata il 26/10/2010
Quel che ti voglio raccontare, amico,
è cosa per davvero molto strana,
non crederai a quello che ti dico
e penserai che io ci ho la mattana.

M'ero fermato al bar, a un tavolino
posto all'aperto perché c'era il sole
in un bel colle, presso Barberino...
il ricordo d'infanzia lì mi vuole.

Mentre che il panorama sto guardando
ecco che mi s'accosta un signora
che in un gentile tosco chiacchierando
mi domanda se posso dirle l'ora.

Poi s'accomoda in sedia a me davanti
e si mette a parlar mentre la brezza
le scompone i capelli, quindi in pianto
scoppia all'istante e fa: "Son la Tristezza".

Accorrono due donne, in fede mia
che mi pareva averle conosciute,
a consolarla. "Son la Nostalgia,
e tutte e tre noi siamo compiaciute

d'essere qui con te in compagnia"
mi dice una e gran stupore sento,
"e la mia amica è la Malinconia
che amato hai con tanto sentimento."

Ci mettiamo a parlare, offro da bere,
e intanto scorre avanti a me la vita
che i passati momenti fa vedere,
guardo i volti di gente che é "partita",

dei tempi lieti sento nostalgia
perché non torneranno più davvero,
e mi prende una gran malinconia...
mi sento un po' sconvolto, son sincero.

Poi alzo gli occhi e vedo per incanto
che le tre donne sono già sparite,
m'hanno lasciato lì con il mio pianto...
raggiunto il loro scopo, son fuggite.

Mentre che sto sorpreso, una carezza
mi sento far da donna che sorride
e che mi fa: "Io sono l'Allegrezza,
ma il tuo occhio ben poco, ahimè, mi vide.

Sono venuta a farti compagnia,
voglio che insieme noi ci divertiamo."
Le ho risposto: "Signora, vada via,
non posso fare ciò... ma seri siamo,

dopo che mi turbò Malinconia
insieme a Nostalgia e alla Tristezza."
Lei sull'istante se n'è andata via
però con sguardo ch'è di tenerezza,

ed io sono rimasto solo ancora
al tavolo del bar che ho ricordato,
quando mi son accorto ch'era l'ora
d'andarmene, perciò mi sono alzato.

Mentre che stavo uscendo che succede?
Mi batte sulle spalle una signora
che con beffardo riso tosto chiede:
"Vuoi che venga con te, alla buon'ora!"

Io all'istante l'ho riconosciuta,
è un amor che sta sempre in mente mia,
e lei mi ha detto allora compiaciuta:
"Mi riconosci, sono l'Ironia!"

Per mano allor l'ho presa e stretta forte,
baciandola sussurro: "Presto, andiamo,
assieme rideremo della Morte
e di tutte le cose che temiamo."

Ci siamo persi poi nella discesa
che degrada dal colle verso il piano,
nel mio pensar l'avevo sempre attesa...
e non mi stancherò darle la mano.
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Incantevole lettura tutta da meditare
bravò
un caro saluto
ninomario

il 26/10/2010 alle 12:33

mi ha divertito, e mi ha fatto pensare...

il 26/10/2010 alle 12:49

piaciuta molto anche l'insegnamento che trasmette: la salvezza da molti nostri mali è l'ironia.
ciao
eos

il 26/10/2010 alle 13:08