PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 22/10/2010
Ricordo quando i tuoi occhi,
scivolavano sull’azzurro
dei miei, allora era distante
la paura che i miei occhi potessero
farti del male, perché come un bellissimo
cigno, avanzavi sul lago dei miei occhi.
Furono le mie parole, a farti volar via,
per quel legame indissolubile che
s’era creato tra il significato delle
mie parole e la dolcezza
nel proferirle.
Ora, più non navighi nei miei occhi,
né a mancarti sono le mie parole,
ogni tanto sorridi, o beatitudine
di acque tranquille!
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senza parole, non servono le parole per commentare bastano le tue da leggere e custodire...

il 22/10/2010 alle 09:21

Grazie del complimento, Dea dell'amore e della poesia. Un bacio, Fabio.

il 22/10/2010 alle 10:19

non ho ben capito quel"legame indissolubile che s'era creato tra il significato delle mie parole e la dolcezza nel proferirle". E' evidente che il significato era spiacevole anche se erano state pronunciate con dolcezza, sennò il cigno non sarebbe volato via. Ma quel legame indissolubile a cosa fa riferimento? Al fatto che non si fida più della tua dolcezza?
E questo mi rende impossibile comprendere il senso degli ultimi versi.
in atesa di lumi
eos

il 22/10/2010 alle 11:47

Il legame indossulubile è la coerenza, o la connessione tra il significato di una mia poesia e la spiegazione data di quest'ultima con dolcezza. La persona chiamata in causa, per esprimere un parere sulla mia poesia, ha frainteso il mio spontaneo atteggiamento, ponendosi sulla difensiva. L'ultima strofa significa che viviamo nell'apparente indifferenza l'uno dell'altra e pur non essendone innamorato, mi mancano i suoi sguardi carichi di passione. Ho descritto in forma poetica, uno spaccato della mia vita. Apprezzata la tua saggia prudenza. Un bacio, Fabio.

il 22/10/2010 alle 12:37

grazie della gentile spiegazione, ora è chiarissima e posso dirti con cognizione di causa che la trovo molto bella e dolce e molto musicale, cosa che anche prima avevo ricavato dalla lettura. In particolare ho trovato stupenda l'immagine del cigno che nuotava nel lago dei tuoi occhi.
un abbraccio
eos

il 22/10/2010 alle 13:00

per me vale la stessa risposta che ho commentato a Giorgio nella sua poesia,l'amore è come un fiore
ogni tanto bisogna accarezzarlo e nutrirlo con le parole,
a te queste non mancano di certo,mio dolce poeta
incantatore.
buon fine settimana.
Marygiò

il 23/10/2010 alle 08:48

Questa poesia ,ha varie letture,
la prima potrebbe essere
quella ,che quel vicendevole
navigare negli occhi dell'altro
fanno pensare che c'era intesa perfetta..
Poi arrivano delle parole,
che fecero modificare
il rapporto idilliaco..

E quindi ora non navighi più nei miei occhi,
e neppure mancano le mie parole...

E di tanto in tanto sorridi ,
o beatitudine
di acque tranquille!

Questa ultima frase ,
perdonami non l'ho capita!|
Vorresti palesarla?
Grazie Fabio.
Dora


il 25/10/2010 alle 17:30

Incantatore? Grazie, Mary! Un bacio, Fabio.

il 26/10/2010 alle 09:23

Ciao, dolcissima Dory. Nell'ultima strofa faccio riferimento al consolidamento delle abitudini, alla volontà di allontanare il vento della passione che gli sguardi suscitano, perché destabilizzano equilibri già esistenti. Non parlo quindi, di una relazione, ma dell'attrazione che nasce tra due persone reciprocamente impegnate. Le parole per quanto chiare e trasparenti, possono spaventare se esiste un humus ricettivo. Non amando l'ambiguità, la situazione è svanita nel nulla, come d'altronde doveva essere, però ho voluto mettere in versi alcune sensazioni vissute. Un bacio, Fabio.

il 26/10/2010 alle 09:32