credo che hai attraversato una profonda crisi spirituale dalla quale sei però uscito più forte. C'è stato un momento in cui ti sei sentito perduto, e magari hai anche avuto forte la tentazione di applicare la legge del taglione: occhio per occhio....
E' stato come toccare il fondo, ma la tua coscienza si è ribellata alla "discesa all'inferno" e nel momento in cui la disperazione raggiungeva l'acme... ti sei rivolto a Dio, implorando a gran voce il suo aiuto, che puntuale è arrivato.
Fatte le giuste proporzioni, sembra una piccola Divina Commedia...
la lettura è stata bella e interessante.
un abbraccio
eos
Ciao, Eos. La prima parte del tuo commento la riconosco come autobiografica. La seconda parte, cioè la "discesa negli Inferi" è liberamente tratta da una storia realmente accaduta ad una donna, che durante il coma, la sua anima ha abbandonato il corpo, ha visto l'Inferno, e poi Dio, le ha permesso di tornare a vivere. La donna si chiama Gloria Polo e poi leggere sul web la sua straordinaria esperienza. Un bacio fraterno, Fabio.
ho letto la testimonianza di Gloria Polo: impressionante. Sono veramente senza parole.
grazie per avermela segnalata.
un abbraccio
eos
Dopo un esperienza come quella della Gloria, la vita assume connotazione diversa ed autentica, tu, testimone, confermi questa verità.
Saluti,
Giulia
Quando c'è la fiducia in Dio, i timori, le preoccupazioni, dovrebbero svanire come la bruma del mattino. Vivere con consapevolezza aiuta a non essere grandi peccatori. Un caro saluto, Fabio.
mi ha colpito molto la parte centrale, dove l'odio stesso richiama entità demoniache che in qualche modo risucchiano verso il basso..ed è proprio così secondo me..l'odio è una spirale involutiva, si viene in qualche modo risucchiati...l'urlo finale, che è poi un urlo di compassione e d'amore. è liberatorio, e l'anima torna a casa...un bel viaggio, molto profondo e simbolico...ciao Fabio
Grazie, Arturo. In genere questo tema, viene inconsciamente rifiutato, perché trasmette inquietudine. Ma non per noi, che guardiamo le cose con il senso critico. Ciao, Fabio.
mi ritorna in mente il libro oltre la morte
poema splendido bravo fabio :-) ciao
è triste, perchè pensare alla propria morte non è una cosa felice.
però fa pensare,a mille situazioni.
piaciuta tanto,
saluti ste
l'inizio su tutto, inferno claustrofobico e tecno, intrigante davvero, compliments da rich.
Molto interessante la questione perchè contiene grosse verità difficilmente credibili da chi non ha mai avuto esperienze del genere. La prima parte è estremamente lucida e chiara mentre la seconda parte un po' più irreale contiene la forza d'animo per superare le difficoltà. Il finale è pura realtà.
Hai saputo esprimere molto bene concetti difficili da spiegare. Un carissimo saluto. Giorgio
Da quello che sembra non sei egoista. A questo punto, vedremo per entrambi. La fiducia è la prima cosa. Un saluto affettuso, Fabio.
Non l'ho letto, ma appena potrò cercherò di procurarmelo. Buona giornata, Astro. Ciao, Fabio.
Sono d'accordo con te. Però delle volte è meglio riflettere prima, piuttosto che trovarsi nell'Inferno dopo! Perdona la battuta, cerco di dire il vero, ma sdrammatizzando. Un bacio, Fabio.
Bello e creativo il tuo commento. Come non volerti bene, Rich? Grazie, Fabio.
Grazie per il tuo accurato commento, Giorgio. A mio avviso, quella da me descritta è tutta realtà, eccezion fatta per il riferimento al De profundis, inserito da me. Nella realtà la protagonista della storia reclama il diritto alla vita, che il Signore gli concede. La mia sintesi è parte dell'esperienza ultraterrena di Grazia Polo che puoi leggere su Internet. Il tunnel di luce della prima parte è l'esperienza comune di coloro che sono tornati in salute, dopo essere stati in coma. Uno può anche non credere, ma è possibile che tutte queste persone, alcune già morte clinicamente, abbiano visto la medesima cosa? Un saluto carissimo, Fabio.