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Pubblicata il 16/10/2010
Il tempo ha lasciato immune
il tuo sguardo e quel modo
amorevole di guardarmi,
le parole però, sono cambiate:
hanno smarrito il loro significato,
sembrano enigmi indecifrabili,
fili di una ragnatela che bloccano
le risposte e confondono i pensieri.
Da ragazzo, per ogni domanda,
mi davi la risposta, adesso mi dici:
“Non lo so!” tanti non lo so
che ormai non conto più.
Il mio sentimento è cresciuto,
ma non è compassione, o pietà
figliare, piuttosto è condivisione
d’un passato che nessuno può cancellare,
perché tu sei nel volto, nel mio cuore
e persino nelle mie paure.
Un giorno troverò le parole,
quelle che non t’ho dette,
perché non le avresti capite,
ma che i miei sguardi, tante volte
t’hanno sussurrato.
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Queste che hai scritto,sono già parole amorose dedicate alla tua mamma che incrociando il tuo sguardo intuisce già tutto di te e del tuo profondo affetto per lei.Commovente poesia.Abbraccio.

il 16/10/2010 alle 08:10

Semplicemente ... grazie. Ciao, Fabio.

il 16/10/2010 alle 08:36

pensieri con tanto sentimento e di amore
profonda che tocca l'anima piaciuta sei grande
:-) ciao

il 16/10/2010 alle 10:37

hai reso bene il senso di smarrimento che può provare una persona credo anziana rispetto a un mondo strano e ad un figlio che forse non capisce..quel "non lo so"....hai reso altrettanto bene tutto l'affetto e il tutto tumultuoso che puoi avere nell'anima rispetto ad una persona tanto amata, tanto da non aver mai trovato le parole...ti dico caro Fabio che in grossa parte mi ci son ritrovato...

il 16/10/2010 alle 10:44

"non lo so! tanti non lo che ormai non li conto più".
mi commuove questo verso...come tutto il resto.
ci sono circostanze in cui la comunicazione verbale non può avvenire ma sono gli occhi che parlano a decifrare in parte il pensiero che si avviluppa in quelle ragnatele, non trovando l'uscita.
Oggi i ruoli si sono in un certo senso invertiti: sei tu che la prendi per mano e la guidi, come lei ha tante volte fatto con te quando eri bambino, è lei che si affida a te...ma l'affetto che vi lega è immutato, anche se oggi la bambina è lei e tu sei la "mamma".
prova a dirgliele quelle parole, sono certa che potranno arrivarle nel cuore. E' il tono che conta, è la tenerezza del tono che bucherà quelle ragnatele.
Un abbraccio
eos

il 16/10/2010 alle 10:59

Grazie, Astro. Anche tu sei Grande. Un saluto caro, Fabio.

il 16/10/2010 alle 11:06

Mia madre ha L'Alzheimer da diversi anni. E la malattia l'ha resa fragile, insicura, confusa, lei che era dolce e autoritaria. Un saluto a te e un abbraccio a tua madre. Ciao, Fabio.

il 16/10/2010 alle 11:09

Mi piacciono le tue parole, Eos. Sono vere e Sante. Ciononostante cerco di lasciare inalterato tutto quello che posso, affinché mia madre non si renda conto dei cambiamenti. Vorrei insegnare a mio figlio, tutto quello che ho imparato da mia madre. Per quello che hai scritto qui, ti stimo ancora di più. Un bacio vero. Fabio.

il 16/10/2010 alle 11:14

toccante lettera che riesce ad evitare la retorica, c'è distanza di uomo fatto ma anche molta tenerezza tra le righe, questo è il tuo lato "attento al prossimo" che amo di più, ragione e cuore che parlano del nostro tempo(mi piace anche il saggista), bravo da rich.

il 16/10/2010 alle 11:21

A me piace la tua delicata intelligenza, la tua sincerità ed il fatto di essere rimasta coerente con la tua natura, ribadendo in ogni sede ed istante la tua originalità. Sei affascinante! Credimi. Un abbraccio, Fabio.

il 16/10/2010 alle 11:28

Grazie dell'abbraccio, Fabio. Per mia madre le riserverò un bacino da parte tua. Buona domenica, Fabio. Ciao, Fabio.

il 16/10/2010 alle 12:28

Mi hai dato un'emozione grande,
mentre ti scrivo il commento
ho ancora la pelle d'oca credimi Fabio!
capisco perfettamente quello che provi.
un bacio.
Marygiò

il 16/10/2010 alle 13:05

Grazie per avermi comunicato le tue emozioni. Ciao, cara. Baci, Fabio.

il 16/10/2010 alle 13:10

....capisco sempre le esigenze di rima interna....e l'errore per distrazione o imprecisione....ma quel 'figliare' al v.15.........nella lingua italiana (e specie in una 'poesia', peraltro meno banale di tantissime altre...grida vendetta al cospetto di Padre Dante e perfino degli Indovinello Veronese e Placito Capuano - solo, forse, a Sorrento, i miei avi campani mi perdonino, potrebbe ancora ancora essere fatto passare passare per fine italiano...)
(cfr:http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/F/figliare.shtml)........

il 16/10/2010 alle 17:21

Una delicata lettera alla propria madre,
per le tante domande
e di quelle non t’ho dette,
perché non le avresti capite,
ma che i miei sguardi, tante volte
t’hanno sussurrato.
Le mamma comprendono
sempre anche le parole non dette,
perchè leggono negli occhi e nel cuore,
dei propri figli...
Una lettera che commuove.
Ciao Fabio.
Un abbraccio.
Dora

il 17/10/2010 alle 12:24

Sicuramente è come dici, ma quando c'è di mezzo una malattia come l'Alzheimer tutto diventa più difficile. Buona domenica, Fabio.

il 17/10/2010 alle 15:50

Bellissima e toccante.....gli occhi lucidi di comozione trattengono il pianto.. hai saputo trasmettere attraverso questa lirica, il grande amore che ti unisce alla persona che ti ha donato la vita.
Fortunate quelle mamme che hanno figli come te.
Ti regalo un tenerissimo abbraccio .....GABRIELA.

il 17/10/2010 alle 18:30

Allora siamo simili, Gabriela, perché oggi l'ho letta e consegnata a mia madre, ma verso gli ultimi versi, mi sono commosso e a malapena ho trattenuto le lacrime. Mia madre non l'ha capita, però mi è valso un suo bacio. Sono fortunato, o no? Un bacio anche a te. Fabio.

il 17/10/2010 alle 18:46

Mi ha emozionato leggerti. Tanto. La tua poesia trasmette perfettamente quel che stai provando, lo capisco perchè ci son passato anche io. E' triste, ma forse anche una infinitesima parte di dialogo viene recepita un po', almeno si spera. Inoltre ti posso assicurare che, nel mio caso, alla fine, proprio alla fine, i suoi occhi cercavano i miei e, in quel momento, abbiamo comunicato, un qualcosa che non si può descrivere, ma abbiamo comunicato. Me li rivedo ancora quegli occhi... e... a quel punto le parole sono addirittura inutili.
Abbraccio di cuore
Fabio

il 17/10/2010 alle 19:01

Mi sembra straordinario il fatto di incontrare persone che hanno, o che hanno avuto, difficoltà simili alle mie. La sofferenza ci accomuna, ci unisce di più e crea i presupposti per la solidarietà. Grazie, Fabio, per avermi raccontato di tua madre. Un caro saluto, Fabio.

il 17/10/2010 alle 21:15

Questo dettaglio non lo conoscevo..
certamente questo dato, crea tante difficoltà nella comunicazione.
Grazie per la tua confidenza Fabio.
Buona notte!
Dora

il 17/10/2010 alle 22:11

Non lo so, ma a me e piaciuta tantissimo

il 18/10/2010 alle 22:35

Grazie, Quiara. Baci, Fabio.

il 19/10/2010 alle 12:53