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Pubblicata il 15/10/2010
Una maga ti legge le carte,
ognuno ha la sua sorte.
Ah, i tuoi amori dei monti,
ad ogni levata di vento
l'aria rinfresca.
Bussa alla porta,
con tanto ardire
e urla così forte
che sbatte le porte.
Io mi sento un po' giù,
irritata io non mento.
Però passerà passera... Lo sento.
Magari mi senti un po' strana
noiosa, filosa
come un filo di lana.
Lavoro sempre tosto,
amo tenere tutto a posto.
La sua voce echeggia
con tanti tormenti,
la consapevolezza essa la persa,
per ogni niente visioni.
Gli amori più che dei monti
son per i monti.
Cristallizza d'argilla la roccia,
dura,
come la mia carne
tra meraviglia e spavento.
Sopra la vetta,
la neve,
sempre imbianca.
Sbuca prepotente da dietro una nube
un raggio di sole,
fiammeggiante,
scioglie il mio cuore.
Nell'aria un alito dolce.
Un soffio d'amore .

QUIARA Astronauta
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la commistione è lega, difficile da individuare nei raltivi componenti, ergo: quasi perfezione
bravi e a rileggervi
ninomario

il 15/10/2010 alle 15:34

Siete formidabili
complimenti,
una lega impalpabile
come l'argento e il ferro.
è una comunione
di versi bene amalgamati.
a tutti e due buona serata.
Marygiò

il 15/10/2010 alle 16:42

con affetto un :-) cio

il 15/10/2010 alle 19:39

bravo anche tu a rileggerti :-) ciao

il 15/10/2010 alle 19:40

buona serata anche a te :-) ciao

il 15/10/2010 alle 19:41