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Pubblicata il 12/10/2010
Battezzata martire all’aspro lirismo,
immolata allo sciabordio
del prodigo diniego….
Inconcepibile,
in attesa di metà Settembre.
Caccia aperta
nel limbo di cascate di giada,
dove, preda d’ inconcesse armonie,
nobilito ogni singola briciola
di nero brillio.
Invidiabile,
Devoto alla luce,
prega vitreo l’arcobaleno,
sconvolto dalla fantasia
di così tanto epiche avventure,
in cui penitente,
sentirsi terribilmente salvo.

Sono graditi commenti di qualunque tipo. Grazie.
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innanzitutto bentornata...la tua raffinata e direi quasi arcana poesia mi ha provocato un piacere direi innanzittutto musicale, quindi dei sensi...è tutto un gioco di contrasti come ricordavo di altre tue, dove la vita interiore, con le sule mille sfaccettature è al centro della tua riflessione...bella

il 12/10/2010 alle 12:19

posso dirti che mi piace il suono dei versi, quei lampi di luce che si accendono qua e là e mi piace tantissimo quel "terribilmente salvo" .
Dovrei conoscere un pò la tua poesia per poter azzardare ipotesi di significato ma istintivamente ci sento una contrapposizione , tipo peccato-salvezza e un sentirsi nella luce pur stando nel buio o perlomeno ciò che si considera buio, peccato.
ciao
eos

il 12/10/2010 alle 15:44

Destrezza poetica, e grande originalità, in versi di bella lettura

il 17/03/2019 alle 10:29