PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 06/10/2010
Una brezza lieve,
sfiorava le dita,
col cuor teso a cercar lemmi
e dettar le oscure lettere,
perché un giorno, poesia
sarebbe nata.
La sua voce, le sue risate,
nuove risuonavano
eppur già conosciute
sembravano, come
lontane melodie di piano.
Perché incontrarti,
sognar di nuovo,
ché le parole che stillavi
erano più preziose dell’oro.
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col tu ti riferisci alla poesia, all'estro poetico che trasforma in immagini preziose i ricordi, le sensazioni. C'è stato un periodo di stasi in cui hai ricercato parole nuove per esprimerti in poesia. Dici "lemmi", quindi credo tu voglia intendere un linguaggio essenziale.
Terminata la ricerca ti appresti ad esprimere un contenuto "vecchio" con parole nuove.
Non ti nego che ci ho riflettuto a lungo sul senso di questa tua elegantissima poesia e mi sono chiesta perchè mai avessi usato il termine "lemmi" anzichè parole. Poi ho capito: usi lemmi per dire un linguaggio che vada alla radice delle cose.
Mi è piaciuta molto.
un abbraccio
eos

il 06/10/2010 alle 22:07

m'è piaciuta questa sorellina della precedente, affondi nell'oro delle tue parole, rich

il 06/10/2010 alle 22:28

sembra dedicata ad una madre, ad una figura lontana, una maestra, ed è bello questo ricordo che riaffiora nella maturità, quando si capisce il vero valore delle cose....

il 06/10/2010 alle 22:32

Il cuore della prima strofa, secondo me, è "le oscure lettere" al 4° verso, dove voglio simboleggiare il linguaggio dell'Anima che va cercato e filtrato dalle impurità, affinché diventi poesia. Ho usato lemmi come sinonimo delle parole, termine che compare nel penultimo verso. Ho fatto questa scelta per non ripetermi. Il linguaggio che uso è quello più semplice e essenziale possibile, anche se mi rendo conto che sono attratto dalle cose complicate e forse complicato lo sono anch'io. Però mi piace farmi capire dagli altri. Grazie mille per "l'elegantissima" Baci, Fabio.

il 06/10/2010 alle 22:48

Mia cara Rich, le ultime poesie si somigliano perché sono creature dello stesso padre. Grazie per il tuo complimento. Sei dolcissima, Rich. Ciao, Fabio.

il 06/10/2010 alle 22:54

Mi fa piacere che tu abbia percepito questa sensazione. Era proprio quello che volevo trasmettere. Un saluto affettuoso, Fabio.

il 06/10/2010 alle 22:56

ma alla fine ...non avevo capito un tubo! Prova provata che a pensar troppo ...meglio andare a istinto.
buonanotte Fabio
eos

il 06/10/2010 alle 23:03

bella miè piaciuta quasi quaisi te la rubo :-) ciao

il 07/10/2010 alle 00:02

Molto belli e gradevoli i tuoi versi nel cercar lemmi per comporre poesia, come melodia di piano.
Piacevolissima e apprezzata poesia, molto delicata.
Un caro saluto,
helan

il 07/10/2010 alle 02:01

Quasi sempre, pian pianino le cose prendono la loro strada, ..... cos'è che accade quando imbocchi lemme lemme il corridoio centrale, sperando di penetrare la profondita delle cose.
L'ho molto gradita Fabio.
Ti lascio il mio saluto della mattinata!
Dora

il 07/10/2010 alle 07:45

Meno male che non ami me! Scherzo! Anche tu sei bravissimo! Con amicizia, Fabio.

il 07/10/2010 alle 12:11

Puoi rubare tutto quello che ti piace! Onorato dalle tue parole. Ciao, Fabio.

il 07/10/2010 alle 12:12

oh porcapaletta….non intervengo quasi mai nelle poesie altrui, salvo che non mi piacciano o dispiacciano molto….qui è stata la curiosità di capire la tauromachia coi lemmi (spesso cornuti…. )…..non mi chiedo nulla sul valore del lemma numerale cardinale cinque: i numeri, si sa, sono diacronici come i lemmi, e qui su PH, oltretutto, assumono spesso valore di litote, e poi, che diamine!, cos’è un lemma? cos’è un numero? Posso dire: darò un milione di Euro e essere, al tempo stesso, povero in canna…..in fondo sono paroles, lemmi, lemuri….Ma questa poesia è un vero disastro; a partire dai lemmi, appunto, scontati, antiquari e per nulla originali (siamo ancora all’Aprile 1828….il Recanatese ci perdoni se diamo una scrollata alle sue contorte falangi….)…con una rimasticatura alla Jane Campion. Non lo so se la sofisticata Edith, leggendola, la canonizzerebbe…….io personalmente non la presenterei neppure alla Congregazione per le Cause dei Santi…..

il 07/10/2010 alle 12:15

Dolcissima, Eos, non fartene un cruccio. Capire gli altri non è cosa facile. Anch'io nell'età giovanile avevo la stessa velleità, poi di fronte alle difficoltà ho desistito. Secondo me è già tanto quello che fai, verso te stessa e verso gli autori del sito, con tanti bei commenti. Anche se tu fossi meno colta, o meno intelligente di come sei, ti vorrei ugualmente bene. Sei unica. Un dolce bacio, Fabio.

il 07/10/2010 alle 12:21

Mi fa piacere trovati tra i miei amici. Un abbraccio, Fabio.

il 07/10/2010 alle 12:23

Forse sono presuntuoso, eppure la mia volontà è tesa a comprendere la profondità delle cose. Hai colto un aspetto della mia personalità ed anch'io ti auguro una serena giornata. Baci, Fabio.

il 07/10/2010 alle 12:26

Per me Fabio è fantastico quello che hai scritto
in questa poesia che stilli parole preziose come l'oro.
non ho parole difficili da ricercare.
Piaciuta molto complimenti.
marygiò

il 07/10/2010 alle 12:32

Secondo me, caro Nicky, non sei generoso. Perché astenersi dal produrre commenti, se possiedi cotanta cultura? Mi fa piacere che hai letto la biografia di Edith Stein, anche se incompleta, ma vuoi mettere le cose che ho acquisito leggendo il tuo commento? Dovresti mettere la tua cultura al servizio dell'umanità che forse un giorno ti ringrazierebbe, nel frattempo ti ringrazio per l'attenzione spesa nei miei riguardi. Devotamente, in tua contemplazione. Fabio.

il 07/10/2010 alle 12:47

Grazie, Mary, per la tua sincera semplicità. Un bacio, Fabio.

il 07/10/2010 alle 12:48

magari non ME, ma qualche poeta dopo Leopardi ( o anche solo Leopardi, ma modernisée), potresti anche contemplarlo....ti suggerisco QUIARA...lei, almeno (ortografia a parte, ma è un suo adorabile vezzo o inclinazione all'errore grafico) ci mette ironia...non ci crede molto....e fa bene ed in questo, ma non solo in questo, è contemporanea all'umanità, almeno quella italiana....e postgiolittiana

il 07/10/2010 alle 13:10

Preferisco contemplare te, anche se sei stato poco signore nei riguardi di Quiara che oltretutto non può nemmeno produrre il contradditorio. I limiti veri, o presunti degli altri, non aumentano i tuoi veri o virtuali meriti. Avrei preferito che il discorso fosse rimasto fra te e me. Buona giornata, Fabio.

il 07/10/2010 alle 13:30

Le parole più preziose dell'oro,forse sì, se sono quelle che vogliamo ascoltare,se sono quelle che abbiamo sognato di udire da qualcuno di speciale.
Poesia che è come una melodia.Bacione.Ciao.

il 07/10/2010 alle 15:19

Un bacio d'oro. Fabio.

il 07/10/2010 alle 16:17