Troppe le stupende immagini che hai creato, "fiori neri
nati dal nulla",
"Una lacrima
lasciata cadere,
perla di profondità
incomprese.
"Il bellissimo finale
Pieni di mancanza,
cercheremo
la bellezza,
sogneremo
il cielo. "
Impregnate della leggera, fragile caducità dell'uomo
che volge al cielo i suoi sogni, nella speranza di essere e non solo esistere...
Una delle tue migliori!
Bravissimo!
Ciao
Axel
La vivo come un susseguirsi di specialissime emozioni, intime e familiari, di una levità e di un coinvolgimento assoluto nella meraviglia delle immagini che dipingi, dettata da una vena lirica che riesce a toccare fitto al cuore nella tensione all'inafferrabile presa del "bello" se non attraverso il sogno azzurro. L'ergersi dell'anima nella notte dell'Universo. Non c'è una sola caduta di armonia in tutto il brano.
Che dirti Blue. Grazie.
Un caro saluto.
Max
Un piacere sentirti.
"il fatto che non scriva quotidianamente"
l'ho presa come una pausa.
In ciò ha avuto influenza la particolare situazione del sito in questi giorni.
Ho voluto prendermi tempo per pensare e sentire.
E questo mi ha aiutato:
oltre al corso delle sensazioni, in questi giorni avevo buttato su "carta" più parole.
Ma ho resistito alla tentazione di metterle subito su poetic, e inevitabilmente vedevo che giorni dopo ciò mi aiutasse a reinserirle in un contesto più ampio.
Se avessi visto l'originale di ieri, diciamo l'approdo ultimo, era quasi il doppio. Ho aspettato ancora, l'ho rivisto dopo ore e con un pò di esitazione ho tagliato molte parti, rifinito alcune immagini, riviste in altro modo più parole. E ho cancellato l'originale.
Tutto questo, in questo modo, mai fatto nelle altre poesie.
Tuttavia, John, sono rimasto immensamente colpito perchè hai quasi indovinato da quel che hai visto oggi tutto ciò che vi era dietro.
Sei entrato profondamente, l'hai sentita.
Forse consonanza d'emozioni verso la notte.
:-)
un caro saluto anche a te
Grazie, Axel.
Come dicevo nella risposta a John, è stata poesia lenta: meditata, rivista, sentita.
Mi diceva qualcuno che la poesia dovrebbe avere un occhio più vasto delle sensazioni immediate dell'ultim'ora:
raccoglierle in un "sentire" più grande.
Dipende dalle situazioni, ovviamente.
Comunque un abbraccio
Che dire a te... :-)
Grazie a te per il tuo commento,
per averla sentita, per il fatto che ti sia piaciuta.
Un carissimo saluto
:-)
:-)
grazie a te per il tuo carinissimo e gentile commento !
Un abbraccio
non ti conoscevo, ..e mi hai sorriso con le immagini di questa splendida poesia....benvenuto nel mio cuore! LL
Premetto che è stupenda, per i miei gusti, e di livello molto alto per qualità, forse dal punto di vista perlopiù della ricercatezza.
Difficile esprimere qualcosa di generale sul componimento, ma l'impatto emozionale è fortissimo, sei un profondo e abile evocatore di immagini. Fa pensare a tutte le sensazioni di mancanza e di impotenza che il chiudersi della giornata suscita nell'animo, al momento di disillusione sulla propria condizione esistenziale, affidato magari alle note di uno strumento musicale (adoro il violino), al dubbio sull'efficacia dell'amore per appagare il desiderio del Bello (inappagabile?).
Dovessi leggere questo commento, ti prego di correggere gli sbandamenti nell'interpretazione.
Molto bella, complimenti.
Ciao
Dario
Dario ! Ma guarda...ho letto solo ora questo tuo commento...l'avevo perso...
Ti ringrazio, comunque la tua interpretazione è senz'altro buona, nella chiave generale di questa poesia : che va a due vie, una originata dalla condizione particolare che attinge ai ricordi e alle sensazioni dirette, l'altra che si apre, sfiora un simbolismo leggero ma più ampio su un modo di sentire, in un dato momento, il battito della vita.
La condizione esistenziale può essere in questo senso, un continuo oggi : un sottile e precario equilibrio di luce ed ombra, fuori dal "senso della vita" che ci permette di capire, accettare il vissuto.
La Bellezza non è inappagabile, ma è anche sfuggente, ha essa stessa l'incertezza propria della vita e della foglia tremante al vento.
Un caro saluto