Essere canonizzata santa senza aver fatto un solo
miracolo ... fu una forzatura di Giovanni Paolo II per
omaggiare la martire sua conterranea che passò
dalla religione ebraica alla cristiana-cattolica per
cercare di scampare alla furia di Hitler, poi però
Edith scrisse qualcosa che fece arrabbiare il Furer
che deportò da quel momento, per reazione, tutti
gli ebrei che si erano convertiti al cristianesimo,
fino ad allora non presi in considerazione dalla sua
furia omicida.
saluti
Grazie, Anna. Questa è solo la prima parte di un articolo lungo cinque pagine. Ciao, Fabio.
La santità non si guadagna solo attraverso almeno un miracolo post-mortem, come è risaputo, perché per il caso di Edith Stein la Chiesa ha seguito un criterio diverso. Perché allora non fare Santa anche Rosa, sua sorella, anch'ella convertita al cristianesimo ed entrata nel Carmelo? Perché non portare agli onori dell'altare tutti gli ebrei che in quel periodo e successivamente si sono convertiti al cristianesimo? Il documento che fece arrabbiare Hitler, a cui tu fai riferimento, non fu scritto da Edith, ma dalla Chiesa cattolica olandese il 26 luglio 1942, attraverso il quale la Chiesa pubblicamente condannava la persecuzione nazista contro gli ebrei nel loro Paese e ciò determinò indirettamente la condanna a morte di Edith Stein. Grazie, Fabio.
Sono io a dirvi grazie per la vostra attenzione. Anche se il meglio ancora deve arrivare. Un bacio, Fabio.
molto interessante questa vita di Edith Stein. Ho letto molto poco di lei, ma da quel poco ho visto veramente la sua mente fuori dal comune ed il suo gran cuore...questa tua mi spingerà ad approfondirne la conoscenza..ciao Fabio
Confermo le tue impressioni, Arturo. Edith Stein è stata una donna molto dotata intellettivamente, con una vasta cultura, norché una grande Santa. Ciao, Fabio.
So cucinare l'essenziale, ma per la tua gioia potrei imparare meglio! E perdonami, se ti dico che non ti adoro! Con simpatia, Fabio.
Con queste storie dei santi caro Fabio
mi sento per un attimo in paradiso credimi.
grazie per averla scritta.
Baciotto.Marygiò
Sono sicuro che se il Paradiso non esistesse, lo inventerebbe la tua Dolcezza. Profumata notte di sogno, Mary. Fabio.
Avevi ragione: Edith Stein mi affascina . Una donna dai vasti orizzonti mentali, che è capace non solo di fare delle scelte precise ma anche di viverle con coerenza e impegno. A cominciare dal rifiuto dell'asilo, alla serietà che mette negli studi, alla tenaci che dimostra nel perseguire il suo ideale di lavoro, al coraggio di cercare una verità di fede che la porta alla conversione e di rimanervi poi fedele fino alla fine senza per questo rinnegare il suo popolo. E tutto questo in un mondo in cui alle donne era precluso essere arbitre del proprio destino, in un mondo che poi allo scoppio della guerra e alla scellerata persecuzione nazista rendeva per una donna ebraica tutto ancora più difficile.
Fedele alla scelta di fede e fedele al suo popolo fino alla fine, fino alla deportazione in un campo di concentramento e alla morte.
Il miracolo era lei stessa.
Interessantissimi i tuoi scritti sui Santi, che ce li fai conoscere anche e soprattutto nella loro dimensione di uomini e questo fa risaltare ancora di più i loro meriti per guadagnare la santità.
Piaciuta molto e aspetto con vivo interesse il prossimo.
un abbraccio
eos
Ho immaginato che il ritardo del tuo commento, fosse motivato dalla tua riflessione. Per questo i tuoi commenti sono molto precisi e profondi, perché vuoi essere sicura delle cose che pensi e di quelle che dici. Quello che hai detto corrisponde alla verità dei fatti, ma ci sono altre due stralci dell'articolo che devono essere ancora pubblicati. La prossima biografia sarà su Santa Teresa d'Avila, non per scelta, ma su richiesta esplicita del gestore del Sito. Un saluto affettuoso, Fabio.
si quando faccio un commento voglio essere sicura di quello che dico e siccome ieri non ci sono stata tutta la giornata e sono tornata a sera, ho preferito leggere stamattina l'articolo abbastanza lungo per dargli una scorsa veloce in modo da fare un commento appropriato. La vita di Edith Stein la conoscevo, l'ho sentita qualche tempo fa alla televisione ed è stato piacevole leggerti e aggiungere particolari che mi erano ignoti. Mi sembrava strano che il tuo articolo finisse qui! Leggerò con grande piacere il seguito.
un abbraccio
eos
Leggendo e rifletttendo sulla vita dei Santi, sorge spontanea la domanda su quale sia il nostro posto nella Chiesa e nel mondo. E proprio ieri, rivolgendo questa domanda alla badante di mia madre (che sai il disturbo di cui soffre) con molta semplicità mi ha risposto che, mentre a taluni il Signore chiede grandi impegni, ad altri chiede un impegno meno radicale, ma ugualmente forte, come il rispetto dei comandamenti. Questa risposta l'ho trovata "illuminata" ed illuminante. Anche nelle persone umili, può esserci per noi la risposta di Dio. Un bacio, Fabio.