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Pubblicata il 25/09/2010
Chissà gli sguardi,
attratti dalla beltà
dei tuoi occhi, spariti
nel nulla. Chissà
se gli occhi miei
t’han rivelato,
che bacerei la polvere
delle tue scarpe,
per pochi istanti di gioia.
Dicono che di nero vai
vestita, il capo coperto
da un cappuccio e lo sguardo
è immoto e freddo.
Ma l’altro ieri,
t’ho vista di rosso
coperta appena, sopra
i tacchi a spillo e dentro
tanta voglia di vita.
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Se non ho capito male parli della morte...bel ritratto...ciao Fabio

il 25/09/2010 alle 17:29

Se parli della morte, parli, in antitesi, anche di un'altra versione in rosso e con voglia di vivere.
Molto particolare questa tua ed anche gradita.

Un caro saluto,
helan

il 25/09/2010 alle 17:39

ammirando il ciel sereno
su freddi muretti di città
silenziosa sorgi
come luce del giorno.
Parlano i suoi occhi
più lucenti del cielo
tu, ancella, di tanto superi in bellezza
ti concedi a me una sola volta
fatale di una splendida felicità
e sui tacchi a spillo e dentro
tanta voglia di vita
con il capo coperto da un cappuccio
eternamente
mi porti via con te :-) ciao

il 25/09/2010 alle 18:23

non ne sono sicura, ma penso anch'io che ti riferisci alla morte che viene intesa come fine della vita e descritta vestita di nero e incappucciata e con sguardo spento. Tu invece l'hai vista vestita di rosso, coi tacchi a spillo e tanta voglia di vita, ossia come l'inizio di una nuova vita, quella oltre. E capisco che in questo senso la morte possa essere bella,quasi desiderata, però quello che mi lascia perplessa e dubbiosa è quella descrizione così "lussuriosa" della morte.
un abbraccio
eos

il 25/09/2010 alle 19:07

piena di mistero ma molto bella.
certo, se è la morte l'hai descritta bene:
vestita di nero per il morente molto "carico";
vestita di rosso e sensuale per il morente libertino,
ma forse è solo una donna comune che ha due personalità...
comunque mi è piaciuta.
ciao

il 25/09/2010 alle 21:07

Parlo della morte e di alcuni modi di intenderla o di volerla. Ciao, Arturo. Fabio.

il 25/09/2010 alle 23:45

Hai ragione c'è una contrapposizione: morte-vita; nero-rosso; afflizione-passione. La vita come la morte, possono avere aspetti imprevedibili e irrazionali. Un bacio, Fabio.

il 25/09/2010 alle 23:48

Non è male la tua interpretazione. In fondo era quello che intendevo dire. Complimenti per la tua elaborazione. Ciao, Fabio.

il 25/09/2010 alle 23:51

Anch'io avrei scritto le stesse cose, se tu avessi pubblicato la mia poesia. Volevo fare una sana provocazione, e invece quella donna vestita di rosso, sembra poco signora e molto prostituta, poco affascinante e troppo lussuriosa. Forse questa composizione è una reazione a giorni di intesa ricerca. Ma con le prossime pubblicazioni mi rifarò ... Un bacio, Fabio.

il 26/09/2010 alle 00:01

Mi piace il tuo sforzo di interpretare la mia composizione. Si denota la tua intelligenza intuitiva. La contrapposione usata, voleva essere solo un aspetto alternativo alla morte come comunemente viene raffigurata. Ma potrebbe essere rappresentata in mille altri modi. Ciao e grazie, Discri. Fabio.

il 26/09/2010 alle 00:06


Mi spiace
manuelito devi farti forza.

il 26/09/2010 alle 19:13

Ah! Come vorrei farmi accarezzare dal tuo sguardo! Ciao, Tenerona!

il 26/09/2010 alle 22:38