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Utente eliminato
Pubblicata il 14/09/2010
lo spaventapasseri
grida alla sua ombra
di allontanarsi

tu non sai chi sono io
sbraita al passero molestatore
di cibi vitali e naturali

quello che non ha letto
lo fa re
quello che non ha udito
lo illude del regno che non esiste

aspettando irato
la prossima tempesta.
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Chissà perchè mi è vento in mente: io l'avrei chiamato:
PUPAZZO DI NEVE
non credo perchè da noi la neve è di casa
come gli onorevoli in tempi elettorali!
addoppo (hai notato che qualcun0/a ancora lo utilizza?)
au revoir mon ami
ninomario

il 14/09/2010 alle 16:04

la pochezza di chi si adira con tutti : bella immagine quella dello spaventapasseri che si sente re perchè non ha letto e non ha ascoltato. Sto cercando di ricordare tutte le volte che nella vita ho avuto la tentazione di essere spaventapasseri e quelle in cui a questa tentazione ho ceduto.
In ogni caso la tempesta arriva e non grazia nè chi si crede re nè chi attraverso i libri si è riconosciuto piccolo e , talvolta, irrilevante.
Ciao
Gilella

il 14/09/2010 alle 16:22

Guarda Leo che il pupazzo di neve veniva fatto dai padri assieme ai figli davanti alla porta di ingresso
come protettore e difensore dai maleintenzionati che nelle lunghe notti invernali erano più numerosi ed aggressivi.
Ciao
Ninomario

il 14/09/2010 alle 17:04

carina voto :-)
ciao

il 14/09/2010 alle 19:08

Lo spaventapasseri che ha paura della sua ombra... e poi dovrebbe far paura ai passeri...
Simpatica e piaciuta questa tua.
Abbraccio,
Helan

il 14/09/2010 alle 20:25

l'ira è un bel tema da re Lear, rende ciechi davvero e sordi ai richiami ma io lo spaventapasseri lo capisco, sono ehm qualche volta così e la tempesta arriverà, vado a mettere al riparo la mia ombra.

il 15/09/2010 alle 12:39