Poesia straordinariamente evocativa che al posto di proporsi come incomprensibile panegirico alieno, mira diritta al cuore e lo colpisce con ventiquattro dardi suggestivi. Anche io saprò aspettare la mia vittoria sul dolore pronto a balzare oltre il buco nella rete, sempre protetto dall'amata selva, faccia sporca e vita vissuta... casomai, con la tua gran bella poesia riposta nella tasca!
Caro Sanchopanza grazie di aver letto non solo con gli occhi, ma di esserci entrato dentro, così dentro da provare insieme a me le sensazioni descritte, raccogliamo il fango come i guerrieri, imbrattiamoci, mimetici e all'erta, ogni piccolo rumore o colore sarà sussulto..la vita..che bella avventura..grazie Snow
Mi piace come sai postare bene il tutto... dando ritmo ... sembra un fiume di parole che ora scorre impetuoso, poi rallenta e riprende... mi sembra anche di assistere alla composizione di un quadro con l'artista che dà pennellate secche, poi diffonde il colore poi di nuovo un colpo deciso... oppure mi sembrano le onde del mare...
oppure...
insomma non so se hai capito...
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Abbraccio
Fabio
Hai colto perfettamente Fabio. Il ritmo è essenziale in questo brano perchè esprime la forza di sentimenti contrastanti: la lotta per sopravvivere agli inciampi della vita e la sfida che emerge quando avresti voglia di arrenderti e invece proprio dal difficile trovi stimoli nuovi, nuovi progetti..ti ho capito benissimo, e grazie per averne colto l'essenza.. ciao Snow