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Pubblicata il 01/07/2010
Tu cane, piccolo e grazioso,
sei diventato inutile peso
per la vicina estate vacanziera.
Sicuro d'amore,
segui il tuo padrone
e salti dentro sua macchina,
pronta a tradirti.
Si ferma, svelto ti abbandona
su frenetica autostrada.
Tu attendi, ancora stordito,
suo ritorno amico,
ma scende bruma di sera.
Improvvisi, sconosciuti,
abbaglianti occhi di fuoco
ti accecano e tu, confuso,
affannato vi corri incontro.
Ferma tua corsa stridio
acuminato di lamiera.
Inerte giaci già morto
su asfalto caldo di dolore.
Ti ritrovi nel paradiso dei cani
e saltelli in prato verdeggiante
tra festoso abbaiare.
Ora una calda mano amica
ti regala tenere carezze,
offrendoti saporita
ciotola d' amore.
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Un cane non farebbe mai una cosa tanto malvagia! Ma come si può crescere un cane, viverci assieme, averlo sempre pronto a dare la vita per te e poi abbandonarlo su un autostrada condannandolo a una morte orribile?
E andarsene in vacanza e dormire tranquilli?
E' veramente inqualificabile un comportamento simile.
Bella la tua poesia e spero davvero ci sia un paradiso dei cani.
un abbraccio
eos

il 01/07/2010 alle 14:39