PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 23/06/2010
"Perdo gli amici come i capelli" disse Norman
cresciuto in provincia senza speranze
soffiando sopra la birra spillata adagio
-era novembre, il ghiaccio anche nei bronchi-.

Marion aveva una borsetta nuova di vernice
nessuna idea oltre la moda autunno-inverno
l'aprì e non ci trovò più le chiavi di casa
-era novembre, le ciglia finte si staccarono-.

Passò un'occhiata scivolosa lungo il bancone
nessuno poteva prevedere nemmeno Dio
una serata spesa male a poker e al patronato
-era novembre, il cielo un anziano killer-.

Norman chiese: "Fa la commessa da Pitt eh?".
Marion rispose: "E lei l'autista dai Mailer?".
Norman ridacchiò, Marion riaprì le ginocchia
-era novembre, due vite diventavano una sola-.
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Mi piace la tua scrittura diretta, a volte metaforica, altre simbolica, ma sempre in grado di sorprendere. Bella la parte finale. Un bacio, Fabio.

il 23/06/2010 alle 16:06

Lei mi ha portato dritta dritta nella provincia americana di certi film, ho sentito odori, rumori, ho percepito sensazioni, per i nomi che fa ho anche pensato a Lee Masters, ma lei parla di vita e non di morte...
Piacevole poesia
alinya

il 23/06/2010 alle 16:39

bella questa storia da periferia inglese, povere vite, bar fumosi e cielo plumbeo, scoppia l'amore, o l'incontro di due solitudini..

il 23/06/2010 alle 16:55

atmosfera davvero triste e malinconica come novembre...senza luce! Non fosse per quelle due solitudini che si incontrano...ma due "solitudini" faranno un riscatto? Spero di si!
una cosa: perchè una serata spesa male al patronato? Patronato di che?
sei un pozzo senza fondo di creatività e sempre molto brava a fare "ritratti" con poche battute e il giusto sfondo.
baci eos

il 23/06/2010 alle 17:11

patronato perchè le donne sole si dedicano spesso al volontariato, patronato per il recupero in mare se fosse stato d'ambiente inglese, m'è rimasto in testa questo reale patronato gallese, in America non so, per le giovani ecco, e sì novembre è il mio mese elettivo, due solitudini comuni questa volta, niente di decorativo, eppure... baci rich

il 23/06/2010 alle 18:43

mi piace Albee, Tenessee Williams, Mamet, grazie davvero da rich

il 23/06/2010 alle 18:46

scoppia come un temporale al quale domani nessuno farà più caso, però che bello avvicinarsi così... art ciao, ciao.

il 23/06/2010 alle 18:48

le scrivo per me, della morale degli altri non m'importa, del loro senso estetico e contenutistico sì, grazie di cuore da rich

il 23/06/2010 alle 18:49

Devo proprio dirti che è molto particolare con un'atmosfera da film e con una chiusa che è tutta un programma.
Bravissima!
Ciao,
helan

il 23/06/2010 alle 19:56

grazie helan amo molto i film con le scene sottotono, fin da quand'ero ragazzina, rich

il 23/06/2010 alle 20:00

Potrebbe essere anche una scena ambientata nelle taverne di Buenos Aires dove si balla la milonga e il tango.Questa accurata descrizione lascia spazio all'immaginazione.Brava.Ciao.

il 24/06/2010 alle 14:34

a volte si perde la vita, come i capelli o gli amici, e a volte le illusioni diventano più grandi, come riaprire troppo spesso le ginocchia

felicidad

il 24/06/2010 alle 18:37

potrebbe essere la prossima scena, ci metterei l'elettricità della luce blu... grazie darling, rich

il 24/06/2010 alle 18:48

sì ma questi due sanno dove andare a parare, ti sembra poco? grazie per la riflessione, rich

il 24/06/2010 alle 18:49

sì, cara, a me sembra poco :-)

il 24/06/2010 alle 18:52

io penso che non si debba giudicare in amore, ogni storia ha la sua giustificazione non nei bisogni altrui ma nella sua stessa natura, questo non vuol dire che le grandi altezze non siano le più desiderabili anche pe me, ma Norman e Marion sono due buone persone, semplici e normali, come tente, non mettono in discussione proprio niente e mi piacciono così, speravo anche a te, ciao belle cose da rich

il 24/06/2010 alle 19:00

come tante, correggo

il 24/06/2010 alle 21:56

magnifici i versi finali di ogni strofa, come sempre surrealiste, le tue immagini mi prendono moltissimo
un abbraccio, ti auguro una bella estate
Axel

il 25/06/2010 alle 12:20

grazie anche a te l'abbraccio, ciao non perderti, da rich

il 25/06/2010 alle 13:26

Due poesie in una. La voce narrata tra i trattini sembra fare corpo a parte. Stile, non solo per i nomi, “nuova poesia americana”. Difficile far poesia descrivendo una comune scena da bar, tu ci sei riuscito, complimenti.

il 25/06/2010 alle 15:12

mi spiace che non ci siamo capite, la Poesia e i personaggi mi sono piaciuti, la tua domanda l'avevo ritenuta personale, e come tale avevo risposto!
ti sorrido

il 25/06/2010 alle 17:36

i sarai mai permessa, ti sorrido anch'io

il 25/06/2010 alle 19:17

non mi sarai mai permessa, ti sorrido anch'io

il 25/06/2010 alle 19:17

ciao, mi piace come scrivi e commenti altri ma avevo timore a commentarti, mi chiamo antonella e ti ringrazio, rich

il 25/06/2010 alle 19:19