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Pubblicata il 31/05/2010
Or che abiti in me,
come un gabbiano,
mi libro nel sole del mattino
a giocare con la brezza marina,
mentre resti a guardarmi
disteso sulla sabbia bianca.

Quando giunge la sera
le ali si richiudono,
la malinconia ritorna
dimentico l’ebbrezza del volo
e non ci sei,
tu non ci sei mai stato
lì sulla sabbia bianca.

Io ti ritrovo qui,
rinchiuso dentro al cuore,
a illuminarmi l’anima
a dipingermi la vita.
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Tutti gli ingredienti di una bella poesia : l'odore del mare, l'ebbrezza del volo, il caldo della sabbia, il dolce del vento...

E questa profonda tristezza che pero' trascende in luce, nei colori vivi dell'ultima strofa.

Piciuta molto.

ICSF

il 31/05/2010 alle 14:21

Grazie di cuore del bellissimo commento, te ne sono grata.
Son lieta ti sia piaciuta.

Ciao, helan

il 31/05/2010 alle 14:34

nella luce del giorno è facile fantasticare ad occhi aperti anche perchè parte di noi è presa da mille occupazioni,"distratta" dai rumori della vita e basta chiudere gli occhi un momento perchè la mente voli dietro il sogno.
La sera, nell'assenza di rumori e di "distrazioni"
la malinconia si fa bruciante: l'assenza di qualcuno diventa palpabile .Eppure avverti quell'amore non solo come dolore, ma come ricchezza!
E' una poesia dolcissima!
brava helan, mi è piaciuta tanto.
baci eos

il 31/05/2010 alle 14:54

Ecco una tua malinconica e dolce poesia che alla fine lascia un senso di appagamento perchè lui c'è dentro l'anima,dove fioriscono i più bei sogni e speranze.Bella...Bella!!!:CIAO.

il 31/05/2010 alle 15:11

ho un messaggio per te
ancora più bellissima ( so che non si dice e non si fa)
ninomario

il 31/05/2010 alle 16:28

Dopo il tuo solito e gradito interpretare ecco che alla fine mi dici che ti è piaciuta tanto ed io ne sono felicissima, eos, e ti ringrazio di cuore.
Un abbraccio, helan

il 31/05/2010 alle 16:34

or che abiti in me come un gabbiano,versi veri da stordimento, complimenti Helan sei sempre più brava ad esternare sentimenti veri del cuore.
Marygiò

il 31/05/2010 alle 20:52

Grazie di cuore Marygiò.
Ti abbraccio, helan

il 01/06/2010 alle 20:13

Cara helan, questa poesia è bellissima. Il volare leggeri come un gabbiano è la cosa più bella che ci sia anche se a sera nascono rimpianti. Ti racconto di un gabbiano (forse eri tu?) che un mattino ho trovato impigliato in una rete sulla riva del lago sotto la mia casa. Pian piano l'ho liberato gli ho dato delle briciole di biscotti l'ho chiamato "Twit" e l'ho lasciato volare libero nel suo cielo. Ebbene, per una settimana, quando ero sulla spiaggia o sulla mia barchetta mi bastava chiamare "Twit" e vedevo arrivare il gabbiano che faceva in volo un paio di giri sopra la mia testa e quindi riprendeva il suo volo. Mi riconosceva e mi ringraziava a suo modo. Era commovente. Ciao. Giorgio

il 02/06/2010 alle 08:02

Bello quel che dici a dimostrazione che quando si fa del bene c'è sempre un ritorno...
Ti ringrazio molto per il gradimento che mostri per i miei versi, cosa che mi gratifica tanto.
Ti abbraccio,
Ela

il 02/06/2010 alle 13:59