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Pubblicata il 31/05/2010
Luminoso il suo sguardo
cercava nei miei occhi
un riflesso più denso,
qualcosa che gli lasciasse intuire
che pur con lo stesso azzurro
una sottile differenza, tra di noi
doveva pur esserci.
Quel suo osservarmi
serviva per tracciare uno spazio,
dentro il quale riconoscersi
e stare, oltre, combattermi!
Così, prendeva le mie mani,
le misurava con le sue,
con cautela ne piegava le dita,
come se da un istante all’altro
potessero spezzarsi,
poi, me le chiudeva a pugno,
per poi distenderle,
fino a farle affondare
nella bocca del suo pancino.
Delle mie dita sparivano
solo le estremità, e quel suo
mangiarmi era la voglia
di possedere la mia forza,
perché la mia sicurezza diventasse
un poco, anche la sua.
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sei fantastico Fabio,
hai proprio ragione,
non serve la rima nella poesia
per esprimere il tuo Io interiore.
piaciuta molto.
Buon inizio settimana.
Mary

il 31/05/2010 alle 10:03

Grazie, Amore mio dolcissimo! Ciao, Fabio.

il 31/05/2010 alle 10:12

una donna molto tenera e un pò fragile che vedeva in te il complemento a se stessa. Cercava le differenze alle quali appigliarsi per opportisi perchè non si fa, in genere la guerra a se stessi, e provare così la sua "forza". Ma si rendeva conto che tra voi due il più forte eri tu e come un bambino cercava di "rubarti" un pò della forza che ammirava.
Era molto giovane credo o molto insicura, ma comunque dolcissima.
bella e nostalgica.
un abbraccio eos

il 31/05/2010 alle 11:22

Mi ricorda un bimbetto che faceva le stesse cose
al suo papà, che ammirava tanto!
Bella, apprezzata molto.
Vincenzo

il 31/05/2010 alle 11:38

Grazie, Eos, ma questa è una piccola dedica per mio figlio che ha quasi 11 anni, ha gli occhi azzurri come me e mi somiglia molto (solo che lui è molto più bello di me!). Il suo osservarmi è dovuto alla sua ricerca di somigliarmi ulteriormente, ma non si ritrae nell'opporsi ad ogni circostanza alla mia volontà. Il "pancino" è dunque quello di un bambino e la forza e la sicurezza sono qualità che ogni uomo cerca. Grazie e buona giornata. Fabio.

il 31/05/2010 alle 12:01

Beh! Allora mio figlio non è un'eccezione! Grazie, papà Vincenzo. Ciao, Fabio.

il 31/05/2010 alle 12:03

bè togli "una donna" e mettici "un bambino".
P.S. mi sembrava una donna un pò infantile! confermato da quel "pancino" che pensavo usavi per lasciare intendere questo lato del suo carattere.
abbraccio eos

il 31/05/2010 alle 12:19

Già, in fondo si tratta solo di fare una piccola sostituzione e qualà, il gioco è fatto! Un abbraccio, Fabio.

il 31/05/2010 alle 12:22

Era un bambino che ammirava tanto il suo papà, si misurava con lui e cercava di somigliargli un pò in tutto proprio perchè lui era il suo idolo.
Molto molto bella questa tua Fabio ed è tenero vedere come ne parli e come ne sei orgoglioso.
Mi è piaciuta tanto ed è stato bello leggerti.
Ti abbraccio,
helan

il 31/05/2010 alle 16:41

Grazie, Helan, hai colto molte verità. Un bacio, Fabio.

il 31/05/2010 alle 21:25