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Pubblicata il 22/05/2010
Sempre più raramente
noi, accorti uomini
e parsimoniose donne ,
alziamo , lucidi, gli occhi
all’alta e fluorescente luna
quando emerge dal nero latte
della notte.
Ben altri pensieri,
guidano lo sguardo
che un desiderio di alto sguardo.
Se inciampiamo
nella crepa sottile dell’asfalto
o sullo scalino freddo della casa,
non è per quella luna in cielo :
ben altre distrazioni
ci lasciano stesi ed indifesi
sulle lastre lisce e larghe del selciato.
Sappiamo bene, noi, che il bianco disco
nulla ci può dare in più
che già non sia dentro
la fredda pelle e così
sottovalutiamo la forza antica
che dal cielo vibra.
Così,accarezzando piano il mento,
lanciamo lo sguardo
e dedichiamo un rapido sospiro
a quel che senza alzare il capo
si può fissare.
Eppure non ci stupisce che,
pur guardando solo in basso,
resti insicuro il nostro andare.
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è vero quello che dici " sottovalutiamo la forza antica che dal cielo vibra"...bella e vera

il 22/05/2010 alle 21:21

Grazie del tuo commento.
Gilella

il 24/05/2010 alle 15:22

Chi sicuro incede alla luce del sole, o al chiaror delle stelle? Cadere forse è parte integrante di quel lungo percorso che è la vita. Un bacio, Fabio.

il 05/07/2010 alle 20:35