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Pubblicata il 11/05/2010
Mi Devasta, L'Ascolto di un Suono Infinito

(Rose di ferro)

Al rintocco di ore tremule
si spinge l’animo smarrito
nell’indaco d'un'assenza,
a cercare le rotte dei perché,
fra isole di corallo e cipria,
sulle curve di labbra strette
che non spiegano il silenzio
né il diniego esploso in faccia,,
dove rimane l’eco spinosa
d’un seno di luna che sboccia
esausto, le sue fantasie.

(onde di vetro)

Sono pietra in catene d’acqua,
immobile respiro i secoli in forse
nella finzione buia dei morti,
inconsapevoli dei fiori secchi
e d’un epigrafe sbiadita.
Parole che trasudano dalle crepe
il significato smarrito in superficie,
senza toccare mai le mie radici.

(note d’argento)

Apro il pugno stretto al cielo,
il palmo vuoto della mano
sembra una farfalla.

(Croci di Fuoco)
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bellissima fotografia di una condizione esistenziale, la sensualità non spiega, la verita è lontana, e dal passato le chiavi arrivano arruginite, ma è nella chiusa che è la magia....quel palmo vuoto della mano che sembra una farfalla, ax, è l'uomo.....

il 11/05/2010 alle 09:33

bellissima fotografia di una condizione esistenziale, la sensualità non spiega, la verita è lontana, e dal passato le chiavi arrivano arruginite, ma è nella chiusa che è la magia....quel palmo vuoto della mano che sembra una farfalla, ax, è l'uomo.....

il 11/05/2010 alle 09:33

mi devasta positivamente la lettura questa tua poesia con rose di ferro, onde di vetro, note d'argento e croci di fuoco, perbacco Ax che luccichio! Bye rich

il 11/05/2010 alle 11:08

grazie carissimo, sempre lieto di riflettermi nelle tue considerazioni
Un abbraccio
Axel

il 11/05/2010 alle 11:23

Mi esalta il tuo ricco commento, rich! :-)
UN abbraccio e grazie
Ax

il 11/05/2010 alle 11:23

è struggente e di una dolcezza nostalgica il canto dell'animo che si illude e viene deluso e ancora si illude e ancora è deluso in una ricerca spasmodica di una verità che lo sfiora ma come polvere di cipria vola via e resta il profumo di un senso mai veramente raggiunto. Onde di vetro, tasparente e fragile si frappone tra l'io profondo, sede di verità che non si riesce a cogliere,e me ,custode di illusioni di conquiste ormai appassite.Ma non mi arrenderò mai!
Alzo il pugno chiuso verso il Cielo in segno di sfida a siglare la mia non resa: pugno come farfalla: insieme fragilità e ripresa del volo a cercare l'origine delle note d'argento, che mi attrae come un canto di sirene e non mi importa dei continui schianti.
Una volta hai detto " cercare e non trovare che senso ha?" . Cercare è comunque una possibilità di trovare. Smettere di cercare è la certezza di non trovare, una rassegnazione che trasformerebbe l'anima in un cimitero!
Si axel, non ti arrendere!
un abbraccio eos

il 11/05/2010 alle 11:42

Grazie carisisma, sia per l'interpretazione approfondita che cerchi nei miei versi, sia per la condivisione umana di ciò che viene espresso...
Un abbraccio caro!
Axel

il 11/05/2010 alle 14:46

:-)
:-)
:-)

un sorrisino di compatimento, per la povera anima che nella vita non ha nulla di suo che vale e che perde il suo tempo sulle poesie degli altri a siglarle con il suo Q.I. inefficace sempre, con me!

AxEL

il 11/05/2010 alle 14:47

Cocomerino questo sorrisino

"Cocomerino questo sorrisino"

(Ma è sempre più stupido)

Ma perché, come mai, ma perché in poesia non ci entri mai, eh?
Cosa c’è sul foglio? Mmh che profumino! Fammi leggere un pezzettino...

(chi crede)
Ma che bontà, ma che bontà
ma che cos’è questa robina qua?
ma che bontà, ma che bontà
ma che gustino questa roba qua

(che gli altri sono stupidi.)
Cioccolato svizzero? No?
Cacao della Bolivia? No?
Ma che cosa sarà mai questa robina qua?

(Povero imbelle)
Cacca?


:-)
:-)
:-)

il 11/05/2010 alle 16:18

oh, finalmente esci allo "scoperto", (seppur coperto dagli escrementi del tuo povero linguaggio...) dimostrando la tua pochezza anche in queste tue insipienti frasette che non colpiscono nessuno, se non te stesso, (S)qualificandoti ulteriormente, perché proprio non sai dire (né ardire) cose ben più elevate (nel tuo caso basterebbe così poco... che ne so... una lista della spesa?) né fare altro.

E' la tua firma, quella con l'interrogatico, vero?
Ti chiamavano "cacca" anche all'asilo? (oltre non sei andato, vedo, dall'eloquio forbito... e creatività)

Grazie per questo momento di comicità che ci offri...

un sorrisino a te, povero demente... (ma prendilo con le buone, senza offesa, eh?)

AxEL

il 11/05/2010 alle 17:09