PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 27/04/2010
c'è stato un tempo una stagione un giorno
quella particolare luce gli occhi e la voce
inchiodata al proprio esitare e confessante
cerchi magie e caduche parole troncate a metà
indovina oggi le tombe egizie le gioie minerali
scava dove io non voglio riesumare ossa
stare sul fronte del mondo e non temerlo
neppure idolatrarlo ma vivere vivere da re
come conviene a un sogno fatto carne
vecchia sciarpa nel camerone della nonna
ruoli fatali e dirsi domani sarò d'oro
com'è lontana la grazia senza posa
le vie d'uscita dal sipario rattoppato
fascino sempre meno saldo fascino
basta un gesto un accenno chi saprà
potrà perdonarlo fino all'ultimo e forse
capirne tutto questo gran bisogno
spaccapietra che rantola di notte.
  • Attualmente 0/5 meriti.
0,0/5 meriti (0 voti)

dove nasce questo bisogno di purezza, di cose vere? è questa la domanda e la risposta la trovi nell'infanzia, nel camerone della nonna e nella sua vecchia sciarpa...io dico che tutto forse nasce ancora prima, è un destino essere così, i re nascono ancora oggi, solo sono senza corona e forse, come te, scrivono poesie...le frasi piene di luce"com'è lontana la grazia senza posa le vie d'uscita dal sipario rattoppato" e la bellissima e amara chiusa "chi saprà potrà perdonarlo fino all'ultimo e fose capirne tutto questo gran bisogno spaccapietra che rantola di notte"...per me è bellissima e amara....ciao Queen

il 27/04/2010 alle 22:28

bè il mio microfascino non è morto... tu canti il Requiem! Eh eh... grazie king, vedrò di tenere a bada la purezza ch'è figlia dela mia mancanza d'arrendevolezza.

il 27/04/2010 alle 22:41

ripensare alla "grandezza", la magia del futuro che sognavamo da bambini, da giovanissimi, è confrontarlo con la realtà presente è sempre amaro! immagino te bambina che ti avvolgevi con la sciarpa della nonna e interpretavi grandi ruoli e sognavi chissà quale futuro grandioso!Ed ovviamente la realtà al confronto ti sembra misera, il sipario rattoppato e la recita una doppia finzione: quella del ruolo e quella con te stessa, che riesumando i vecchi sogni (dalle tombe egizie! i faraoni, la magia, la grandezza!) scopri la mediocrità della realtà presente, senza fascino più per te. Chi saprà perdonerà sicuramente perchè per tutti vale lo stesso , o almeno per molti lo spaccapietre di notte , a volte, apre tombe e rantola!E ci si sente "falsi" con se stessi, come se si recitasse in un misero teatro 8quello della vita!)." Non era questo che sognavo allora", ma non lo sarebbe in ogni caso perchè la realtà a confronto col sogno è priva di fascino e magia, come tutte le cose "concrete".
baci eos

il 28/04/2010 alle 08:44

mi avvolgo nel tuo puzzle d'immagini e lascio che i fili delle tue trame tessano un mantello magico nel mondo dell'io...
un abbraccio
Ax

il 28/04/2010 alle 09:50

la mancanza di falsità con se stessi provoca il dispiacere per il fascino che si perde e quello che gli altri non sanno darti. Oggi fascino è stato sostituito dalla parola bellezza che ha molto a che fare ma non è la stessa cosa, al pensiero romantico per esempio piaceva l'insolito non la perfezione. Il teatro della vita per quasi tutti è abbastanza, si sentono protagonisti solo perchè vivono, mah va bene, vuol dire che sono destinata alle minoranze. Grazie che mi fai pensare e sognare rich

il 28/04/2010 alle 10:14

proverò, grazie ax da rich

il 28/04/2010 alle 10:14

Certo, riguardare la stagione del passato
ha sempre un fascino che ancora
fa emozionare.
Si allora si cercavano magia
fatte di piccole cose,
bastava poco per giocare
con la veccchia sciarpa della nonna..
e interpretare tutti i ruoli
che si desideravano..
Gradita!
Dora

il 28/04/2010 alle 11:30

sì il fascino passato ma anche quello di oggi ha il suo peso, è un tema che amo tanto, grazie Dora dei tuoi gentili icommenti da Antonella

il 28/04/2010 alle 13:26
dck

Non posso farci niente.
Mi piace drammaticamente come scrivi
Dck

il 30/04/2010 alle 20:04

non è un dramma anzi! Grazie Dck senza vocali ho letto solo ora, da rich

il 30/04/2010 alle 22:54

di questa bella poesia , ora a distanza di mesi, quello che è piu' bello e "struggente" è proprio la chiusa",chi saprà potrà perdonarlo fino all' ultimo e forse capirne tutto questo gran bisogno spaccapietra che rantola di notte", il mondo "grande", in definitiva il sogno di un mondo eroico, non futile, pieno di passioni eccolo qui...è tutto dentro di te ed ora dico che è il nocciolo della tua vita...

il 20/08/2010 alle 14:31

sì, e sei immaginifico direbbe D'Annunzio

il 22/08/2010 alle 23:40

Anche questa me l'ero persa...
rich, è uno stile unico, eccezionale la chiusa
il tuo fascino l'hai "dipinto" con espressioni particolari (ma come fai a trovare simili parole? )

il 23/08/2010 alle 16:29

minimagia da folletto, grazie zac da rich.

il 19/12/2011 alle 19:42