Cosa vuoi da me
sono stanco ed anche ferito, lo sai
lande deserte ho attraversato
i morsi della sete, la fame, gli scorpioni
la sera un povero fuoco
e poi via a sognare
la città d'oro non c'era
chi ne parlava avrà avuto un miraggio
per tornare le stelle mi han guidato
quando s'alzava il vento
potevo solo immaginarle
ora dopo tanto viaggiare voglio riposare
un giaciglio degno delle mie povere ossa
e tu mi parli ancora di posti lontani
di misteriose piramidi, dei Maya
basta...
ho troppo stancato la mente
se non passa dal cuore
ogni sapere è morto
il mondo è disegnato nella mia mano
tre linee, e questo è tutto
voglio star fermo
nella mia stanza c'è una finestra
da lì guarderò un albero
la pioggia bagnerà le sue foglie
si asciugheranno col sole
saranno di un verde tenero in primavera
verde cupo in estate
per strada qualcuno camminerà
specchiandosi nelle vetrine
ci sarà ancora un bambino che giocherà da solo
le mani sporche e gli occhi grigi
ed alzerà gli occhi al cielo
vedendo una luce
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