PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 14/04/2010
Stenti rincari che non offrono niente,
poesia marcia, liquidità vedova e le case
che dormono in casseruole di ortaggi
vecchia stagione.
Il despota o patriarca chiude una
rancida tendina, e fa l'amore suggestionato
dalla serie televisiva annacquata.
Bel culo, Dorothie, per caso lo hai rifatto?

Dorothie non si espone, lo fa il cervo
ebete alla finestra che mangia gli avanzi
del lavandino, perché poi andrà a trovare
il naso lungo di una puttana in croce, che
gli dirà; "Tiamotiamotiamotiamo, non ho niente per cena..."

Prima o poi il calore di questa terra
si centuplicherà, e le smargiasse col conto
in banca non fumeranno più Dunhill preziose,
dovendosi accontentare di erba merdosa e
foglie di baobab.
Chiuderanno bottega gli striscianti brokers
dai tornaconti infiniti, e i dealers chiameranno
il 113 cosi tante volte che si strofineranno
il dito nel buco inacidito.
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dura come il cuoio di una cinta, carica di sacrosanta indignazione.....ciao

il 14/04/2010 alle 14:03
Jul

Terribile ma estremamente lucida...

il 14/04/2010 alle 18:07

cruda ma ,profondamente veritiera....

il 19/09/2019 alle 14:03