PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 01/04/2010
Il silenzio sacro del bosco
mi circonda e mi avvolge,
cammino lenta e attonita
fra mormorio di vento.
Un raggio rilucente, filtrando tra gli alti rami,
mi risveglia il core
e porta l'eco di risate argentine.
Ma chi parla? Chi ride?
Io sono come pianta morta tra questi rami vivi.
Mi fermo: tre alberi, racchiusi in cerchio,
mi accolgono quale piccola,
stanca, indifesa creatura,
già colma d'anni,
ma avida di gioia.
Mi abbandono tra le verdi braccia,
ne respiro il profumo di resina,
di pini, di altri tempi
lontani eppur così presenti!
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

Stupenda, meravigliosa poesia, vissuta nel vivo del bosco fra gli amici alberi che con la loro verde fronda (vedi me) proteggono e coccolano gli animi sensibili. L'amore che filtra fra le accurate descrizioni, fra i suoni e le luci del bosco mi hanno affascinato, perchè questo è anche il mio sentire.
C'è molta affinità fra questi tuoi versi ed alcuni miei sullo stesso tema. Mi piace molto il tuo modo di scrivere. Un grande abbraccio sincero. Giorgio

il 01/04/2010 alle 23:53

ti leggo volentieri.....non ti commento spesso per non essere troppo ripetitiva .....ma mi piace il tuo modo di poeticare......sei bravissima Gabriela.

il 10/11/2014 alle 19:22