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Pubblicata il 27/03/2010
Se potessi parlare,
dentro il tuo grembo,
griderei, mamma sono contento!

Se potessi tu capire
tutto il mio affetto
anche se ancora, non sono perfetto!

Sono tuo figlio, però,
non ti scordare,
vorrei anche io
poterti ..mamma, chiamare!
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mi sembra che sia la tua cifra il paradosso, molto simpatica questa poesia prenatale, ha dato luce al pomeriggio ventoso. Il sito l'ho scorso ma non l'ho ben capito, da luna-park, tu ci sei? Ciao da rich

il 27/03/2010 alle 18:22

Molto bello questo colloquio fra figlio e madre, si avverte la tensione del bimbo ancora non nato che ha paura di non poter chiamare mamma la sua mamma di cui avverte le vibrazioni. Ciao: Giorgio

il 27/03/2010 alle 18:39

Eh si Giorgio proprio così..penso a quante ragazze per svariati motivi abortiscono ed io essendo mamma tremo..sapendo che al di la del motivo sono certa che rimarrà sempre una cicatrice..sanguinante..prima o poi che si riaprirà..abortire é uccidere parte di se stessi..bisogna aiutare le ragazze madri con tutti mnoi stessi..e chi le sta vicino deve far loro toccare la realtà della gravità di quello che vogliono fare perché é sempre e comunque elimuinare un proprio errore..ma la vità non é un errore ..non ha chiesto nulla un bimbo se non di nascere e poi il tempo spiegherà ogni cosa.. un caro slauto Rady

il 29/03/2010 alle 08:09

Il paradosso ben venga..ma spesso e volentieri cerco di gridare cerco di esprimere dei sentimenti che seppur nascosti ed impercettibili, esistono ed io ci credo..realmente..


Ti auguro una serena giornata

il 29/03/2010 alle 08:46