Vorrei trovare parole
per abbracciare tutto quello che è più grande di me:
immensità dell’ago
come una noce nel cuore
e piccolezza di un mondo che chiamo “Amore”.
Potrei chiudere nel pugno il fiore del tempo passato,
e di quello che verrà;
vento che passa sull’onda del viaggio,
dietro un’ombra, un sogno, un miraggio.
Vorrei essere l’ombra di chi spegne una luce,
l’occhio di chi è colto dal sonno,
notte alle sei del mattino
e giorno che muore la sera.
Vorrei morire per non pensarti ancora,
preferirei morire che non pensarti più.
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