Mi piace molto....."insieme antidoto e velono"....due polarita' che hanno molto di piu' in comune di quanto crediamo. Credo che sia cosi'...per molte altre cose. Saluti
lo credo anch'io, amico mio, credo che la mente non accetti mai la coesistenza dei due poli, il problema è mentale, invece nella vita credo che sia la vera legge...tutto, ogni cosa, nasce da uno "stridore", come quando si accende il fuoco stridendo un bastoncino nella roccia....grazie sempre
Meditare sui ricordi è sempre un momento strano, quasi un coltello a doppio taglio con ferite che si possono accettare o meno e tu le accetti con coraggio.
Meditare sui ricordi vuol dire, sopratutto, pensare al futuro (ci sarà ancora un giorno, un'ora , un battito di ciglia).
La tua visione del tempo che resta è suggestiva e consolante.
La tua poesia mi ha fatto bene, quasi una medicina.
Ciao
Gilella
Ci sono parole che a leggerle si avverte una sensazione di "unisono" quasi che il loro suono sia già nella gola..
"Ancora un pò di tempo per capire.."
Ma il tempo è terribile e comprendere il perchè non significa non ferirsi più.
Grazie Arturi di avere detto quello che direi.
Zordoz
non dimenticare di chiudere a chiave l'armadio dei ricordi ma che lo dico a fare, tu no, sei di quelli positivi che lo spalancano ai lettori...
E se non mi sente nessuno penso che fai bene.
Bravo da rich
è successo anche a me tante volte, è il bello della poesia, riconoscersi, poi diventa anche tua se ti ci sei riconosciuto...è vero, mi faccio coraggio, comprendere il perchè , o tentare di farlo, non ti preserva certo dal dolore, anzi...ma i ricordi sono"antidoto e veleno", soprattutto quelli dove abbiamo sofferto, sono la nostra valigia, magari di cartone, ma noi siamo quelli...ti ringrazio veramente, ciao