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Pubblicata il 07/03/2010
Ecco, s’avanza l’indizio inconfutabile.
Eccolo che si tuffa sui prati;
rotola gioioso per i morbidi pendii;
dondola su un mandorlo di pesco
soffia sulle corolle del sicomoro.
Ecco il pazzerello,
un adagio che gli sta proprio a pennello.
Sorride, ed il sole riscalda più forte.
S’imbroncia e viene giù acqua dal monte
dal piano, par ch’egli tenga per mano
il fertile pianto che consola le zolle.
A Pasone questo cielo radioso
è più terso che altrove:
le genziane e i rosmarini
strizzano complici i loro occhi turchini
e tutte le erbe fanno girotondo
intorno alla natura
che danza leggiadra
come al dolce suono
di un “Adagio” di Albinoni.
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Adoro l'Adagio di Albinoni e i tuoi versi che magnificamente si legano al risveglio della natura. Un bacio, Fabio.

il 07/03/2010 alle 19:34

Bello quell'avanzare dell' "indizio"...
Splendida descrizione
questa volta ci proponi anche un sottofondo musicale.
Piaciutissima
Fabio

il 22/03/2010 alle 18:17